sabato 2 luglio 2011

Come un taipan dell'entroterra


"Che bellezza!!!" pensava Antonio mentre infilava l'entrata del solito ristorante in cui smaltiva la pesantezza di quel lavoro di merda.
Aveva ragione.
Quello appena trascorso, era stato l'ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze estive e anche la solitudine almeno per quella sera, non gli avrebbe dato fastidio.
Era solo in effetti. I suoi colleghi di lavoro al suono della fatidica campanella, erano fuggiti tutti a prenotare le vacanze.
Non ci mise molto ad accorgersi che proprio al tavolo di fronte al suo, c'era una donna di una bellezza sconvolgente che mentre civettava con quello che doveva essere suo marito, non gli staccava gli occhi di dosso.
Non era la prima volta che gli accadeva sia chiaro, ma quella volta e quegli occhi erano diversi e una simile sfacciataggine non l'aveva mai vista.
Era molto imbarazzato per quegli occhi costantemente incollati su di lui e gli pareva assurdo che il marito non si fosse ancora accorto di nulla.
Nonostante ciò però la cosa cominciava a piacergli. E se vogliamo dirla tutta anche a preoccuparlo perchè il Generale Custer che aveva nelle mutande cominciava a suonar minacciosamente la carica preparandosi a colpire come un taipan dell'entroterra duecentocinquantamila topi e due elefanti.
D'improvviso la crema di asparagi che stava mangiando non gli interessava più.
Ora il suo obiettivo era un'altro.
Era pronto a tutto pur di conoscere quella donna così bella e coraggiosa e pur di sapere il suo numero di telefono avrebbe sfidato a duello il marito e combattuto contro il mondo intero.
Ma quando la cena finì e il marito s'alzò per pagare il conto e quella dea sottile e provocante s'arrampicò su un bastone di madreperla e sottobraccio all'omone se ne andò vide qualcosa che lo ridestò dall'incanto di quella serata e lo consegnò di nuovo all'amarezza della sua vita: quella donna aveva una gamba sola.
Ma l'amore è cieco e non ha bisogno certo delle gambe per provare a volare.
Era certo che quella sera avrebbe fatto di tutto per parlarle e se faceva una figura di merda era sicuro che sarebbe stata la figura di merda più bella del mondo.
Decise quindi di provarci ma non vi riusci. I due s'erano già allontanati nel buio della notte e neanche la stella più gentile gli avrebbe dato il loro indirizzo.
Non si riprese facilmente da quella figura di merda che non fu e restò per sempre convinto che quella sera pur di conoscere quell'anima, avrebbe rinunciato alle sue gambe per tutto il resto della sua vita. E se anche questo non fosse bastato si sarebbe infilato quel fottuto bastone di madreperla lì dove non batte il sole e così sarebbe vissuto per tutto il resto della sua vita: bastonato e contento. Che poi è sempre meglio che essere soli.

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