Ad un calcio che accantona in fretta i suoi protagonisti, consegno
questi esiti. Atti d’amore a una passione sempre accesa cercando di
scavallare il semplice dato sportivo incuneandosi deciso in una parabola umana
di cui il provvido rotolare di una sfera a scacchi è diretta e spontanea
conseguenza. Anche queste righe in
fondo.
Atalanta Voto 5
Quando salvarsi, non vuol dire gioire. Perché la Dea poteva e doveva
fare di più. Ha vivacchiato invece pigra nella mediocrità incipiente senza
rischiare più di tanto ma neanche
stupire troppo .
Bologna Voto 6
Ci ha messo un po’ a disfarsi del torpido Delio Rossi di questi ultimi tempi
affidandosi alla calma zen di Roberto Donadoni. Quella adatta a conservare la
massima serie senza particolari patemi. Ad un certo punto le folate di
Giaccherini e Mounier avevano illuso
traguardi più ambiziosi. Ma recedere
dall’abisso era più importante e alla
fine son tutti contenti.
Carpi Voto 5
Quando la riconoscenza giunge al masochismo, si hanno annate così.
Insistere tanto e troppo su Jerry Mbakogu chiaramente inadeguato a siffatti
palcoscenici, ha tolto speranze e massima serie ad una squadra che, al
contrario d’altre (Palermo e Sampdoria su tutte) l’avrebbe meritata intera. Si
prende solo gli applausi invece e non
bastano.
Chievo Verona Voto 7
Meraviglioso. Il riflesso spettacolare di un calcio italiano modesto. Una congrega di vecchietti
intramontabili e orgogliosi. Si sbarazza senza isterismi in inverno di Paloschi
e scommette sulla primavera di Inglese. Non
basta ripropone l’ autunnale Pellissier
fidando delle intuizioni di Birsa e poi l’incerottato ma splendente Pepe. Nomi sottovalutati e ingrigiti del nostro calcio
che Rolando Maran fa rendere al meglio. Andare
altrove è legittimo ora ma il Chievo non
merita tentennamenti. Rolando: attento a come ti muovi. Il tuo paradiso in
fondo, già l’hai.
Empoli Voto 6,5
Lo ammetto: avevo dei dubbi. Non tanto sulla squadra che c’era
tutta. Ma l’allenatore scelto a
sostituire Sarri proprio non mi convinceva.
Depresso atomo di un calcio schizoide Marco Giampaolo non inventa nulla
e si tiene la A. Adesso per lui si parla di Milan. Forse troppo per uno come
lui così di sinistra e tanto introverso. Ma far carriera forse, significa anche,
tradire se stessi indossando sorrisi e uniformi non confacenti.
Fiorentina Voto 6,5
Paulo Sousa piace. Cortese, educato, sa le lingue e fa giocar bene la sua
squadra. Cosa desiderare di più ?Ad un certo punto s’è sognato lo scudetto. Poi
il buio e un mercato di gennaio incomprensibile e ingolfante automatismi fino a
quel momento perfetti. Balza agli occhi
un calcio speciale e lungimirante però e tanto basta a meritarsi la conferma.
Frosinone Voto 5
Avevano cominciato da 3 chiudono a 5. Comprenderete quindi la
bontà del progresso. In mezzo un campionato ruspante e dignitoso in cui il
Frosinone non ha mai dato l’impressione di credere nella salvezza ma ha
meritato ogni singolo punto pur penalizzata da arbitraggi quantomeno
discutibili. Stellone
è bravo a non perdere mai la testa puntando su un 4 -4- 2
scolastico e netto. Nessun degli elementi in rosa rivedremo tanto presto in
serie A. Tuttavia su Dionisi io un pensierino lo farei. Per intenderci: l’avesse
avuto il Carpi a quest’ora son convinto sarebbe ancora in serie A
Genoa Voto 6
Parafrasando il titolo di una canzone di Johnny Dorelli del 1968, il Genoa è
una farfalla impazzita. Allestisce
sempre sul mercato estivo squadre al
limite del credibile. Si ritrova in
primavera capitali sbalorditivi. Pavoletti e tanto altro. Gasperini in fondo. E'
lui il factotum di tanto visibilio. Assurdo metterlo alla porta. Juric in fondo, è poco più che un esordiente.
Hellas Verona Voto 3
Assurdo. Passare dalla gloria alla polvere in così poco tempo. Con una squadra di quel tipo. Con nomi e
cognomi tanto altisonanti. Al contrario di Carpi e Frosinone l’Hellas risalirà
presto. Ma lo sconcerto rimane e da
fastidio.
Inter Voto 5
Il 6 l’avevo conservato per il terzo posto. Non è arrivato e l’Inter resta
qualcosa d’incompiuto. Mancini ha avuto
tutto l’ottenibile ma s’è lasciato
divorar presto dalla sua megalomania. Poteva tracciare un solco importante
nella mutazione della figura dell’allenatore in manager. Ha vagito penuria
tutto il tempo dimostrando semmai a chi l’ha italianizzato che Eder non è un
campione e l’Inter di lui poteva
benissimo fare a meno.
Ora si deve ripartire ma se la proprietà è instabile qualsiasi passo,
è difficile.
Juventus Voto 9
Mettiamola così: il campionato italiano è scarso. La Juventus ha voluto allora vivacizzarlo
favorendo un interessante altalena. Poi s’è stufata e ha cominciato a giocare
disintegrando tutti. Record e avversari mettendo in mostra un Allegri versione Hulk e un Dybala ad
altezza Tevez. Tanta roba, quinto scudetto consecutivo e una finale di Coppa
Italia contro quel che resta del Milan. Così tanto per mettere qualcosa in
bacheca. Unico rammarico la Champions. Ma c’è tempo per rimediare.
Lazio Voto 4
Non è riuscita in niente la squadra di Lotito.
Chiamatelo contrappasso dopo le odiose considerazioni telefoniche contro
Carpi e Frosinone . Ad aver fatto ridere è la sua squadra mai competitiva per i
quartieri alti ha nicchiato in un imbelle limbo di modestia e rancore. Ora il
pentito Claudio cerca di convertire il cileno Sampaoli alla sua latina moralità
ma Formello non è Damasco e Simone Inzaghi a mio avviso, merita una
possibilità.
Milan Voto 4
Lo ammetto: i modi spicci e definitivi di Sinisa Mihajlovic mi avevano
ingannato. Pensavo il serbo riuscisse a riportare il
Milan nelle posizioni che contano . Ha finito per esaurirsi lui invece
inseguendo le chimere berlusconiane di bel giuoco e dominio dell’avversario. Il
4 è tutto per Silvio invero. La squadra è sempre stata mediocre e apparte
Bonaventura e Niang nessuno s’è elevato più di tanto. Perché loro e non
Romagnoli, Bertolacci, Bacca? Perché una squadra per svoltare ha bisogno di
ritmo e appartenenza. Quello che i tre colpi di mercato rossonero non han mai
impresso alle loro prestazioni contribuendo altresì ad un’altra stagione
anonima. Adesso arriveranno i cinesi. Ma non è con gli yen (Sassuolo insegna
Inter dimostra) che si vincono i campionati.
Napoli Voto 8
Trentasei reti non nascono dal caso. E se Gonzalo Higuaìn ha
potuto consacrarsi e demolire il record di Nordahl lo deve tanto e tutto al suo
allenatore. Maurizio Sarri : la replica autentica e genuina ad un calcio fatuo
e superficiale. Uno di cui mi fregio d’aver assistito persino alle sue conferenze stampa foriere di realismo e
impegno, sudore e fatica. Figlia di
schemi mandati a memoria e un 4- 3- 3 fantastico che ha esaltato tutti. Da Callejon
a Insigne ,Jorginho, Allan, e Albiol ,Koulibaly centrando la qualificazione
alla Champions al primo colpo. Niente male dopo le illusioni iberiche di Rafa Benitez.
Ora si parla di lui come novello Sacchi. Niente di più errato. Sacchi
era un maniaco freddo e affilato. Sarri un serial killer colto e disponibile. In un
calcio di veline e selfie quel che serviva a ricordarci che il calcio è prima
di tutto un gioco.
Palermo Voto 4
Inconcepibile incassare 40 milioni dalla cessione di Paulo Dybala
e non investirli affatto. Legittimo poi, soffrire fino all’ultimo resistendo a
epurazioni, ammutinamenti, combine, paracadute federali. Paradossale salvarsi con gli acuti di quelli
che la follia presidenziale aveva messo alla porta. Palermo merita rispetto e se è ancora in serie
A, lo deve all’altrui debolezza. Non ad altro.
Roma Voto 6,5
Dopo i botti estivi ci si aspettava ben altro. La squadra invece s’è
presto involuta avvitandosi in situazioni ben al di sotto del suo reale
prestigio. Esemplare in proposito, quanto accaduto a Edin Dzeko prima osannato
e poi ripudiato in men di un secondo. In mezzo un cambio di allenatore (da
Garcia a Spalletti), un Totti prima accantonato e poi di nuovo decisivo e la
sensazione che questa squadra non crescerà mai davvero. Qualificazione ai
preliminari di Champions? Minimo sindacale.
Sampdoria Voto 4
Finito il cabaret, rimane solo un demenziale B- movie. Questa purtroppo la
Sampdoria di Massimo Ferrero. La squadra
di suo, non è male ma gli elementi non collimano e l’impasto è avulso da una
direzione precisa raffazzonandosi inconsistente. Il riferimento non è a Cassano
ma perché esonerare Zenga? Perché? Montella è parso più un grato turista e la
Sampdoria un viandante anonimo di una
stagione da dimenticare.
Sassuolo Voto 8
Straordinario. Il presidente Squinzi dichiara spesso tra il
serio e faceto che un giorno gli piacerebbe vincere il campionato. Sapete cosa vi dico ? Comincio a
credergli. Intanto quest’anno sarà meritata
Coppa Uefa conquistata privilegiando il fatto in casa restaurando Acerbi e
scovando Pellegrini, Politano, Falcinelli. Scommettiamo molti di questi saran
ai prossimi Mondiali?
Torino Voto 5
Peccato. Doveva far di più. Non ha brillato invece accontentandosi di una
stiracchiata permanenza. Ventura merita la Nazionale e Belotti gli Europei ma
un altro anno così sarebbe triste da passare.
Udinese Voto 4
Il nuovo stadio meritava un atteggiamento e una squadra migliore. Il gol di
Thereau alla prima giornata contro la pluriscudettata Juventus ha illuso tutti
impedendo alla squadra di crescere. Se a questo s’aggiunge mettere in
discussione i leader dello spogliatoio (Domizzi, Pinzi, Di Natale), la frittata
è bella che servita.
Peccato. Antonio Di Natale meritava ben altro congedo.
La scia di un sogno tutto da inventare.