sabato 9 luglio 2011

Una fiamma sempre accesa


Vi è stato un tempo in cui trascorrevo ore a chiedermi come fossi da bambino.
Volevo sapere se vi fosse stato un tempo in cui fossi stato assolutamente felice e se vi fosse stato un momento dove qualcuno mi avesse mai regalato un momento di genuino amore filiale.
E' terribile non ricordare questo genere di cose.
E' così che si ammazzano i bambini. E' così che si mettono alla porta i sentimenti. E' così che si smette d'essere bambini e si diventa cani randagi. Sempre lì pronti ad annusarsi il didietro per vedere se per caso sia ancora rimasto qualcosa di quel candore. Semmai se ne sia andato.
Dopo anni d'indagini posso dire che quel bambino da me non se ne mai andato.
Lo ritrovo ogni volta nei miei occhi fondi come una pozza d'acqua dove da sempre si specchia la luna o sul profilo di una piattaforma biancoblù sorridere beato e pelato a 220 persone che non sanno assolutamennte con chi hanno a che fare o in una pila di soldatini di piombo perfettamente allineati nascosti chissa dove a casa di mia nonna.
Ogni volta provo ad afferarlo quel bambino ma non lo prendo mai.
Sono inafferabile come Lupin e imprendibile come i tiri della tigre di Mark Lenders io.

Riconosco possa essere disdicevole da parte mia, raccontarvi tutto questo.
Non è così che si fa strada nella vita.
Ma se c'è qualcosa che mi rende riconoscibile agli occhi del mondo è mi ha fatto fare qualcosa nella vita, è proprio questa mia fiamma sempre accesa e costantemente protesa verso un sogno da realizzare; è lei che verga versi e mette insieme parole facendo felici le persone.
A me ne basterebbe una sola: un'altra fiamma con un sogno in mezzo agli occhi.
Insieme, ne sono certo, incendieremmo il mondo. Per ricrearne un'altro. Più autentico, più umano, più vero.
Per adesso mi accontento di illuminare piccole e vaporose radure.
I sogni d'altronde, passano anche da lì.

2 commenti:

  1. Ciao Raffaello =) come stai? era da un po' che non tornavo a leggere il vostro blog, e così mi sono imbattuta in questo bellissimo post...il tema del "fanciullino pascoliano", mi è particolarmente caro, come ben sai! se la maggior parte delle persone si ricordasse chi era molti anni prima, il mondo sarebbe sicuramente migliore...Non è così che si fa strada nella vita, è vero, perchè la vita ci impone (come dici tu) di "ammazzare" i nostri bambini...per fortuna con noi non ci è ancora riuscita! ;) un abbraccio!!

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  2. Ciao Irene!
    Sto bene! Ancora di più ora visto che gli esami almeno per questa sessione son finiti.....
    Non è finito invece il tempo delle sorprese e dei sorrisi per cui cara Irene continuiamo a farlo sempre e per sempre !!!!!!!!!
    Un forte abbraccio e buona domenica!!!!!!!!!!!!

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