domenica 15 aprile 2012

Una buona ragione per dotarsi di un defibrillatore


La parola del giorno è stata DEFIBRILLATORE.
Le parole lunghe mi hanno sempre inquietato, ma se persino mia madre a sentir questa parola s'è ridestata dalla sua abituale sonnolenza quotidiana la faccenda è seria.
Ne avremmo bisogno tutti in fondo, di un defibrillatore per riprenderci dagli infarti dell'esistenza e correr meglio sui campi della vita.
Ma mille - millecinquecento euro (a quanto sembra il costo del salvifico aggeggio), non tutti c'e l'hanno ed è lì che rifletti e capisci che qualcosa non va e pensi con nostalgia al tempo felice in cui i soldi non erano un tuo problema e per rianimarsi bastavano un pò d'aceto in faccia, Arnold in tv e un succo di frutta alla pera MANGIAEBEVI in tavola per renderti felice.
Ora tutto è cambiato purtroppo.
Arnold è morto, i MANGIAEBEVI se li son tracannati tutti e se ti trovano con un po d'aceto in faccia come minimo ti fanno l'alcol test ritirandoti la patente.
I tempi mutano con la stessa velocità di Rebecca Romijn l'ambigua e affascinante Mystica della serie XMen.
Faccio parte di una generazione x è l'unico Men a cui affiderei la mia vita oggi è He (Man).
Ma anche lui è sparito dalla circolazione.
Al suo posto c'è il funereo Mario Monti.
Una buona ragione per dotarsi di un defibrillatore non c'è dubbio.

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