venerdì 15 febbraio 2013

In memoria di Carmelo Imbriani



Ha ceduto all’alba Carmelo.

Come i sogni più belli

Sotto il peso

Della  stanchezza

Del mondo,

E’ nelle precoci altitudini

Di un fisico

Scuoiato dal persistere

Di un costante, balordo adagio.



La sciagura del corpo

Oppresso dal dolore,

Non coprirà più distanze.



La barriera non ha retto,

i difensori non sono saliti in tempo

e la Morte l’ha colto in fuorigioco.



Ora nell’inerzia

Dell’anima,

nessun preavviso di

tormenta,

perché sia possibile continuare a vivere.



Ma

come  è immorale

l’illogicità di dovere bastarsi.

D’opporre alla vita

Un’altra vita,

da oggi, 
comunque,

Più sola.

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