venerdì 21 agosto 2015

Sull'amaca del mercato



Il mercato è una landa di sogni incontaminata dal misfatto dello sbadiglio cui solo la prova del campo offre l’esattezza delle sue chimere.

Meno lontane a giudicare dal flusso di denaro circolato in questi mesi. Tanto, troppo, esorbitante.

Appare quasi naturale a poche ore dall’inizio del campionato  di calcio, accamparsi languidi sull’amaca del vaticinio immaginando esiti, classifiche, posizioni. Perché l’immaginazione è il kamasutra dello spirito e lo spirito  in tanta  uggiosa e ottusa  materialità aiuta.

Sorreggete anche voi quindi quanto state per leggere, e perdonate se nell’impeto della discesa, qualcosa, sarà sfuggita .

 Il primo settembre a contrattazioni chiuse, la riprenderò.





Atalanta 6. Ammettiamolo: son andati via giocatori importanti.  Benalouane, Zappacosta e Baselli. La sufficienza però ci sta tutta e la salvezza anche.  Denis e Pinilla sul treno salvezza non c’è li ha nessuno. De Roon e Kurtic son innesti di qualità e sostanza. Quella utile a Reja per centrare l’ennesima salvezza. Occhio a Monachello poi senza dimenticare Gomez e Moralez rimasti.



Bologna 6. Corvino ha stravolto completamente la squadra ritornata in massima serie dopo la  snervante coda dei playoff. Soldi in tasca, necessità stringente al cuore non si poteva fare altrimenti.  Rossettini, Brighi, Brienza son innesti d’esperienza e sicurezza in mezzo a tante scommesse. La più importante si chiama Mattia Destro uscito malconcio dall’imbuto Roma – Milan. Se torna quello di Siena, la salvezza è certa. Soffriranno comunque i rossoblù ambientamento e amalgama ma ci son squadre messe peggio e senza i dollari americani in saccoccia  quindi alla fine…





Carpi 5, 5 . Al momento manca un bomber da massima serie. C’è Mbakogu giocatore frizzante ma tutto da verificare su palcoscenici di prestigio . In mezzo e in basso, rivoluzione obbligatoria e sistematica in collaborazione con l’Udinese. La squadra friulana ha passato tanti giocatori (Silva e Iniguez su tutti), il diesse Sogliano ha fatto il massimo, Spolli in mezzo è un lusso tuttavia ci voleva qualcosa in più  davanti . Arriverà Borriello.  Non basta.





Chievo 6, 5.  Lo specchio di una società sana, è quello che oltre al compitino permette di sognare. Il Chievo può farlo attraverso una campagna acquisti oculata e remunerativa. Cacciatore, Castro e Mpoku son acquisti di assoluto valore.  Pepe l’uomo in più. Maran può definitivamente consacrarsi. Paloschi e Pellissier ancora esser decisivi. Stona l’infortunio di Izco. Ma prime dieci posizioni certe.



Empoli5,5. Dopo l’addio di Rugani Hysai e Valdifiori, si pensava a uno sfacelo invece la squadra c’è ancora. Camporese e Bittante son operazioni intelligenti. La scemenza semmai è in panca. Marco Giampaolo reduce da anni bui e depressi, sparizioni e declassamenti non è l’uomo giusto per sostituire il totemico Sarri. La squadra ne soffrirà e per Maccarone e Pucciarelli quest’anno sarà complicatissima.





Fiorentina 6,5.  I Della Valle non muoiono mai. Possono portargli via tutto ma loro c’è la fanno sempre.  Così via Savic, dentro Astori, fuori Pizarro dentro Suarez, fuggiasco Salah riecco Bernardeschi (stava andando al Sassuolo ),  via il capriccioso  Montella dentro il filosofico Sousa. In attacco si rivede Rossi e conosciamo Kalinic. Beninteso: Gomez non era una pippa e forse avrebbe meritato un’altra occasione ma la Fiorentina sarà ancora un giglio tutto da applaudire.



Frosinone 3 . Come i punti che faranno ogni dieci partite. La serie A avrebbe meritato più rispetto. La affrontano con una truppa di rincalzi e nessuna possibilità di ben figurare. Verde e Leali però si posson guardare e pure applaudire.



Genoa 6. Il grifone è il solito girotondo intorno al mondo di qualità e sorprese. Alcune conosciute (Munoz e Pandev) altre tutte da scoprire Capel, Lazovic) . A collezionarle Gianpiero Gasperini: uno che in Liguria ha trovato il suo eden . Anche per il suo presidente che ogni anno ringrazia, sorride  e incassa.



Hellas Verona 6,5.  L'intensità resta alta se a Toni aggiungi Pazzini.  Il voto pure se alla voce acquisti leggi Bianchetti, Viviani e Siligardi. Uomini giusti in ogni reparto per non soffrire troppo, e sognare anche un po’.



Inter 6. Se una squadra si facesse con i botti, l’Inter sarebbe sempre tra le prime. Si fa con lo spirito di gruppo e l’idea di gioco. Ancora non pervenuta.  Cedere Kovacic significa rinunciarvi in partenza per lanciarsi in corse disperate e schizofreniche su fasce sgombre o incomplete. Come l’Inter di questi tempi.  Giudizio sospeso e carente, in attesa di reali verifiche.



Juventus 7,5. La vittoria in Supercoppa non tragga in inganno: per i bianconeri sabaudi quest’anno sarà durissima. Mandzukic Dybala, Khedira non fanno Tevez Pirlo Vidal.

E Pogba per quanto bravo non può far tutto.  Legittimo esser ancora sul mercato. Alex Sandro è il segno di una reale svolta verso nuovi orizzonti. Se ci fossero anche Isco e  Illaramendi ancora più belli. Draxler? Cuadrado? Pussa via.



Lazio 6,5. La squadra c’è non ha perso nessuno e può crescere ancora. Lotito permettendo.



Milan 6,5. Con una sola competizione in corso, e un vero allenatore in panca i rossoneri rappresentano la mina vagante del campionato. Bacca e Luiz Adriano bastano e avanzano. Romagnoli un botto vero. Unico neo: quei venti milioni per Bertolacci.  Criminosi.  Ibrahimovic può restar dov’è .A far paura basta Mihajlovic.









Napoli 7.  Dopo due anni di  pingui bolle di sapone, la fame nera di un allenatore vero. Maurizio Sarri ha conquistato tutti. Reina è un fenomeno, Valdifiori un mago, Allan un raffinato mezzadro,Higuain un cecchino, Insigne il Messi italiano, Gabbiadini,  Callejon,  Mertens  tanta roba. Tutta buona.

Apparte la Roma di cui riferirò a breve, è la vera anti Juve. Se avrà il coraggio e la capacità di convincersene può trionfare anche in Europa.



Palermo 4. Aver intascato 42 milioni da Dybala è un capolavoro. Non averli investiti, scellerato. Ha fatto bene Belotti ad andarsene. Palermo sembra navigare senza un progetto. Così, con tutto il rispetto per il sovrastimato Vasquez e il vecchio Gilardino si affonda.





Roma 7. Falque, Dzeko Salah fanno paura. Gervinho Totti Iturbe impressione. In panca.  Neanche la Juve campione in carica ha una tale disponibilità offensiva. Il centrocampo è la solita meraviglia. Son sincero: qui un voto più alto poteva starci, perché la Lupa quest’anno è favolosa. Tuttavia, l’incognita Castan, il nuovo uno Szczęsny (non è migliore di De Sanctis), e alcune operazioni in zona arretrata (Gyomber e Rudiger) alquanto misteriose e discutibili, smorzano l’entusiasmo e la fanno stare ancora dietro alla Juventus.  Per poco ma dietro.


 Poderoso comunque, scucire venti milioni al Milan per Bertolacci. Questa però è un’altra storia.




Sampdoria.6. Colorata promessa densa di potenziali crack alla caccia di una vera esplosione tutti ne parlan in modo macchiettistico e superficiale. Invece io dico che Zenga riuscirà a terminare la stagione e far bene . Cassano e Ferrero insieme son un pericolo pubblico e un nuovo caso Parma alle porte ma Zenga terminerà la stagione.  Niente coppe, nemmeno rischi.



Sassuolo 6.  Si salveranno ancora gli uomini di Eusebio  Di Francesco. La gestione Squinzi è sempre da applausi e voti alti. La  presente sufficienza è motivata dalla convinzione che il francese Defrel non sia il massimo quale erede di Simone Zaza. Occhio a Falcinelli e Politano però: son fortissimi e si ritaglieranno spazi importanti durante la stagione.



Torino 6,5 Zappacosta, Baselli, Belotti. Segnatevi questi nomi: li ritroverete tra un anno agli Europei. Ventura dopo Conte è il miglior tecnico italiano. Uno dei pochi in grado di garantire il salto di qualità . Va da sé che dopo le solite note, arieti di diritto ai posti che contano c’è il Toro con le sue lezioni di dinamismo, gioco  e gagliardia. Da seguire in tal senso le evoluzioni di Obi e Acquah. Maxi Lopez segnerà tantissimo. Glik, Maksimovic, Peres, al momento son rimasti. Così il sesto posto è ampiamente alla portata.  





Udinese 6,5. C’è un allenatore vero è già questa è una bellissima notizia.  Colantuono è tostissimo.  Di Natale continuerà a battere record. Zapata ha nei suoi piedi e soprattutto di testa il colpo del kappaò.  Poi c’è Udine.  Una piazza paziente e generosa. Condizioni ideali per far bene e regalar soddisfazioni ai tifosi. A cominciar da domani. Ancora poche ore e si parte…




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