No, non è possibile. Comunque
vada, c’entra sempre lei.
La guardi in faccia in
TV, oltrepassando la sua asperità vocale
e il contegno glaciale da pavese in rotta, e moli al volto di una donna capace,
scaltra nel governare il mezzo catodico.
Dopodiché però inventari
l’apporto che davvero accorda ai media italiani, e registri con orrore quanto sadica
sia nell'animo:
ovvero quanto sia rivolta
alla confezione -o confettura- di strazi, mantenendo al tempo stesso l'aria immune
da doli che le consente di muoversi incolume.
Basta d'altronde un
veloce elenco, per sprofondare nel Mar dei Disagi:
dalle pop lacrime di
"C'è posta per te", alle pop e basta dei rintroni unisex,
snonnati e gay pomeridiani, fino alla pezzenteria traboccante che produce ad "Amici"
e l'ultimo gioiello titolato "Tu si que Vales” la solerte copia di "Italia's got talent", passato nel
frattempo dalle parti di Sky.
In apparenza, l'upload
della "Corrida" di Corrado, ma giusto in apparenza.
Perché mentre il signor
Mantoni s’innalzava a mallevadore del pubblico, fronteggiando l'imperizia anche
rude di certi concorrenti con il suo candore, Lady Maria e complici (Gerry
Stacanovista Scotti, Rudy Ignoto Zerbi e Teo Disperso Mammuccari) puntano
all'esatto opposto:
ovvero esaltare nei
panni
dei critici il lato oscuro d’ Italia celandosi frattanto dietro il sacro status
di VIP.
Iersera, ad esempio, il
peggio di "TU sì e sorvoliamo sul talento" non son stati tali Selfiesti
Anonimi che sciamano la vita a elemosinare click con VIP, e nemmeno il fondo si
è raggiunto quando un ciccione agile e analfabeta salticchiava sulle note di
Bailando .
Niente affatto.
La discesa agli inferi
ha avuto ancora una volta per Caronte Maria De Filippi, nell'occasione accanitasi
contro una ragazza, colpevole non tanto di voler lanciare (e questo è bene) un
messaggio contro la violenza sulle donne quanto di aver confidato a Maria e
soci i suoi problemi familiari.
L’incentivo ideale
perché Lady Mary tentasse di detergere l’atmosfera posticcia e pregiudizievole del
suo show con quel nero che fina e sta bene su tutto. Una posa questa, che
avrebbe dovuto garantirle una salva di fischi e
strombazzamenti seriali come avveniva proprio alla “Corrida” , e invece è stata
gratificata dai soliti ascolti.
Segno che gli italiani,
in questa fase, hanno molto da piangere, ma preferiscono quando possibile farlo
sulle disgrazie altrui.
Salvo sorridere, pochi
minuti dopo a "Tu si que vales ", con il milionesimo illusionista che
alberga in questi show.
Quello che serve a
mascherare la molestia subliminale dell’ennesimo strazio artificiale cui il
telecomando ha dato riverbero.
Senza illuminare,
risolvere, sanare. Gemme che sanguinano
repenti . Una ogni tre giorni. Ricordatelo.
Nessun commento:
Posta un commento