Il
mercato è una landa di sogni incontaminata dal misfatto dello sbadiglio cui
solo la prova del campo offre l’esattezza delle sue chimere.
Meno
lontane a giudicare dal flusso di denaro circolato in questi mesi. Tanto,
troppo, esorbitante.
Appare
quasi naturale a poche ore dall’inizio del campionato di calcio,
accamparsi languidi sull’amaca del vaticinio immaginando esiti, classifiche,
posizioni. Perché l’immaginazione è il kamasutra dello spirito e lo spirito in
tanta uggiosa e ottusa materialità aiuta.
Sorreggete
anche voi quindi quanto state per leggere, e perdonate se nell’impeto della
discesa, qualcosa, sarà sfuggita .
Il
primo settembre a contrattazioni chiuse, la riprenderò.
Atalanta 6 Dopo anni di salvezze scorbutiche e sparagnine targate Reja, Percassi prova la svolta spettacolo optando per Gian Piero Gasperini chiamato a esportare il suo credo calcistico tutto sprint e attacco oltre l’amata Liguria.
Dovrà
farlo con una squadra al momento incompleta e digiuna di difesa a 3, priva a
centrocampo ,delle geometrie e il fosforo di Cigarini e De Roon . Sulle fasce
occhio a D’Alessandro e spazio davanti al rientrante Paloschi uno dei tanti
italiani che fuori dai propri confini di
pertinenza ha fallito. Basteranno per centrare l’ennesima salvezza? Certo che
sì ma ci sarà da soffrire.
Bologna
5,5 . L’autoesclusione di Diawara e il mancato riscatto
di Giaccherini costringeranno Donadoni all’ennesima impresa . Nagy e Krejci per
quanto promettenti pagheranno qualcosa in termini d’ambientamento e non assicurano
immediati risultati. Ottimo in tal senso l’innesto in mediana di Dzemaili
. Da tenere assolutamente il francese
Mounier appetito dal Crotone . Verdi infatti, ha una brio incredibile e numeri
da campione ma è troppo discontinuo e fragile per supportare adeguatamente il vorace
Destro. Da ultimo se n’è andato anche
Rossettini direzione Torino sponda granata.
In
mezzo a tanti cambiamenti l’unica garanzia è Roberto Donadoni. Più di altri
meriterebbe grano e prestigio. Sta signorile e silente a sbuffar polvere e smussar
granito. Tranquillo. Sarà premiato anche
stavolta.
Cagliari
6, 5 Tommaso Giulini patron del Cagliari è cresciuto alla corte di Massimo
Moratti respirando a pieni polmoni l’eccitazione di grandi vittorie. Come il
suo mentore, il numero uno sardo non ha badato a spese per costruire una
squadra competitiva e assolutamente in grado di ben figurare nel calcio che
conta. Uomini come il campione
d’Europa Bruno Alves , Isla , Padoin ,Ionita son innesti
preziosissimi nella corsa salvezza. Integrati a meraviglia in un centrocampo
arricchito dalle incursioni rapinose e testarde del moldavo Ionita e dalle
invenzioni di João Pedro c’è tutto e anche di più per stupire e sognare
traguardi più ambiti di una semplice salvezza. In avanti Borriello e Sau , tra
un selfie e belle donne sorridono felici. Quest’anno sull’isola ci si divertirà
da matti. Speriamo Rastelli sappia godere di tanto ben di dio. Fallire sarebbe criminoso.
Chievo
6 . Nel piccolo quartiere veronese nulla è cambiato. Se non il portiere. Via il
grande Bizzarri è arrivato il magnifico Sorrentino. Non l’acclamato regista. Ma quello che serve comunque per salvarsi. Sarebbe stata utile altresì un
pizzico di imprevedibilità in più ma s’è evitato il tifone Balotelli e tanto
basta a esser felici . Perché allora un voto così cauto? Perché tanta
immobilità potrebbe generare nella squadra false sicurezze e morbide
motivazioni. Tutte da verificare quelle di Maran che a giugno voleva andar via.
Spiace
infine,che in una squadra tanto esperta, non sia stato confermato Simone Pepe.
Le sue bollicine seppur falcidiate da mille infortuni, avrebbero fatto comodo a
una squadra mogia. Forse troppo.
Crotone
4 Il diesse Ursino ha deluso. Chiamato a rinforzare la squadra in sede di mercato
con quegli elementi atti a conferire esperienza a una squadra giovane, l’ha
infarcita di stranieri e scelte incomprensibili. Ad iniziare dalla panchina
dove è stato chiamato Davide Nicola uno che è famoso per aver dato un bacio a
una poliziotta dopo aver segnato un gol in un derby e poi basta.
Perché
una volta diventato allenatore non ha mai colto risultati di rilievo. Quali
meriti lo abbiano portato sulla panchina pitagorica è un mistero. Come oscuro
pare tutto il mercato crotonese.
Viepiù
orientato a giocare con le tre punte, non pare avere gli uomini giusti per
interpretarlo. Simy in avanti è una
scommessa e Tonev a Frosinone oltre a tiri sballati non ne ha mai imbroccata
una.
Ergo
forse Budimir andava trattenuto e per il volenteroso Palladino sarà durissima.
Empoli
6 . A dieci giorni dalla fine del mercato la sufficienza la merita tutta. Al
netto delle partenze di Tonelli, Mario Rui e Paredes, Cosic , Pasqual e Maiello
non son proprio da censurare. Se poi restano Saponara e Pucciarelli, la
salvezza è ampiamente possibile. Per non
parlare dell’inossidabile Gilardino cui toccherà giocarsela davanti con l’altro
vecchietto terribile Maccarone. Non
proprio pochissimo sul treno salvezza. Unica incognita Giovanni Martusciello in
panchina. Grintoso ed essenziale, in campo è alla primissima esperienza da
allenatore. Tuttavia aver avuto maestri come Sarri e Giampaolo, gli avrà
giovato e non potrà non far bene.
Fiorentina
6, 5 Silenzio parla Corvino. Restaurare
in tal sede il popolare motto corredante la pubblicità della rinomata pasta non
è peregrino. Il povero Pantaleo di ritorno da Bologna , non ha potuto contare
su un budget all'altezza facendo incetta di giovani di belle speranze e grandi sogni.
Aver trattenuto Tello è un preziosismo notevole. Occhio inoltre al figlio
d’arte suprema Hagi. De Maio in difesa è innesto di carattere ed esperienza.
Tanta roba per il fascinoso Sousa che quest’anno potrà contare anche sul
ristabilito Rossi. Gran coppia con Kalinic e
divertimento assicurato per i tifosi gigliati.
Genoa
6, 5 . Abituato a rivoluzioni forzate e spesso capricciose Preziosi stavolta se
ne è stato quieto limitandosi allo stretto indispensabile consegnando al nuovo
tecnico Juric una squadra solida con licenza di stupire. Gentiletti, Veloso,
(marito della figlia del presidente), Ocampos promettono tanto e bene.
Pavoletti, forse consapevole dei suoi limiti (perché ne ha) è rimasto e può
sorridere. E con lui tutto il popolo genoano. Il giovane Simeone infine, è proprio
una chicca.
Inter
7, 5. No distinti lettori non son impazzito. La vera anti – Juve è qui. Ok il
teatrino Mancini sarebbe da 4 ma non è colpa dei cinesi se Roberto era stanco e
demotivato. Anzi cosi com’è, l’Inter è da primi tre assolutamente. Banega e
Candreva son due valori assoluti. Qualcosa da rivedere sulle fasce dove Ansaldi
e soprattutto Erkin non convincono . I cinesi interisti voglion giocarsela e
vincere De Boer è uomo pragmatico e offensivo e spegnerà qualsiasi scetticismo.
Ali come Candreva e Perisic posson far volare chiunque. Anche l’Icardi
capriccioso dell’ultimo periodo.
Juventus
9. Potrebbe sembrare antisportivo col
braciere d’Olimpia ancora acceso, ma non si può non esorbitare altrimenti. La Juve merita tutti i favori del pronostico.
Non solo perché era già forte. Ma perché così come è adesso è fortissima.
Benatia. Pjanic, Higuain son innesti con vista semifinale di Champions
garantita. Certo manca la cresta di Pogba ma il mercato non è finito e per il
campionato italiano e la sua scarsa qualità, Lemina e / o Asamoah basta e
avanzano. Per la Champions servirebbero un Sissoko o un Matuidi ma Marotta e
Paratici hanno già fatto tanto. Volete non sian attrezzati per il tantissimo?
Applausi . Da quest’anno non più solo una canzone dei Camaleonti anno
1968. Quelli sufficienti ad acclamare
una squadra sontuosa.
Lazio
6. Nonostante una società a dir poco instabile ,la squadra c’è ancora e pare
quasi un miracolo.
Tuttavia
i malumori non sembrano sfumati e questo condizionerà il lavoro del pur bravo
Simone Inzaghi.
Il
sostituto di Candreva ancora non c’è. Affidarsi alla coppia Cerci - Immobile un
azzardo che conviene, ma non basta. Il resto poi, son dimenticabili scommesse esterofile
che non scaldano il tifoso e neppure il voto .
Milan
5 Per il momento a Milanello sorride solo Montella. Il resto è una squadra che
viaggia a scartamento ridotto e motore in riserva. Nomi a parte se l’uomo della
svolta si chiama Josè Ernesto Sosa giocatore che ha fatto dell’impalpabilità il
suo credo e la sua carriera, significa che il cambiamento al Milan deve ancora
portare i suoi frutti.
Peccato
perché i nomi pur ci sarebbero . manca il resto però . ed è fondamentale.
Così
com’è il Milan farà fatica a guadagnarsi un posto Uefa.
Napoli
7. La partenza di Higuain toglie tanto alla squadra partenopea. Non son i gol
ma i movimenti e l’incisività che l’argentino garantiva a mancare: Gabbiadini
nonostante la sua testardaggine non è una prima punta, e Milik dovrà
ambientarsi. Tuttavia a gioco lungo la qualità e la bravura della squadra verrà
fuori e dopo i piagnistei estivi, i tifosi azzurri potranno ancora sorridere.
Anche perché pur senza fuochi d’artificio Giuntoli s’è mosso bene allungando la
panchina e le risorse a disposizione di Sarri che per me è pure più bravo di
Sacchi e stupirà insegnando calcio e divertendo il mondo.
Giaccherini
e Zielinski son rinforzi maestosi e Diawara e Rog puntelli eccellenti. Qualche sceneggiata in meno di De Laurentiis
è questo Napoli è da primi tre posti comunque.
Palermo
4. Diciamolo chiaramente: se il Palermo vuol retrocedere ci riuscirà
sicuramente. Troppa spavalderia è presentarsi ai blocchi di partenza di Serie A
con una pletora di esordienti.
Forse
Ballardini doveva andarsene. Forse ci penserà tra poche partite lo stesso
Zamparini . forse è proprio lo stesso Zamparini a non poterne più e si è
condannato da solo prima del via sta di fatto che per il Palermo stavolta
salvarsi sarà difficilissimo.
Pescara
6. Al contrario del suo collega palermitano il massimo dirigente abruzzese c’è
l’ha messa tutta per non sfigurare. Bizzarri,Campagnaro, Aquilani, Cristante
son rinforzi concreti e sfiziosi. Manca una punta all’altezza ma negli ultimi
giorni di mercato può succedere di tutto. Per ora, è importante non partire
battuti . l’entusiasmo di Oddo sarà fondamentale in questo. Aver trattenuto
Caprari e Verre ancora di più.
Roma
7. Pjanic mancherà alla Roma più di quanto Higuain mancherà al Napoli.
Strootman in mezzo al campo è un gran recupero ma Jesus e Vermaelen non paiono
proprio il ritratto dell’impermeabilità . poi Spalletti è un valore aggiunto e
l’attacco un portento.
Tuttavia
sarà ancora Totti il centro di tutto. E’ questo per la Roma non è un vantaggio.
Sampdoria
6 Povero Giampaolo. Voleva il Milan gli
è capitata la Sampdoria è non è detto sia un male. La squadra c’è tutta. La
società forse no ma se Giampaolo sarà indifferente agli istrionismi di Ferrero
Muriel e Quagliarella promettono faville. Praet poi è un colpo da applausi.
Sassuolo
6, 5 Ammettiamolo: il Sassuolo vale di più. Ma la cessione di Sansone è stata
sconcertante. Politano come sostituto va bene ma a gioco lungo ci vorrà qualcosa
di più.
Matri
in certe partite “sporche” sarà
utilissimo ma Defrel gli sta ancora davanti dove Berardi e garanzia di gol e
spettacolo.
Sarà
ancora Uefa? Sì . Mica si sogna solo con i cinesi.
Torino
6, 5 Mihajlovic storcerà il naso ne son convinto. Ma sostituire Glik con Rossettini è una bella
impresa e Castan è tutto da verificare.
Tuttavia
se c’è una squadra dove il serbo può fare la differenza è proprio il Torino con quel centrocampo muscolare e quell’attacco
favoloso . Sì perché il trio Ljajc – Belotti – Iago e proprio fantastico. Ad
altezza Uefa oggi e dell’immensa storia del Toro domani .Scommettiamo?
Udinese
6 Senza Di Natale difficile qualsiasi previsione sul fato friulano. Iachini è
chiamato a dimostrare di essere un tecnico abile non solo a governar situazioni
difficili.
Anche
perché l’Udinese è una squadra e società futurista e al passo con i tempi.
Quella che serve a dimenticare Totò e abbracciare questa stagione al via.
De
Paul poi, è un gioiello inestimabile.
Come
voi tutti per me.
Buon
campionato a tutti!
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