Non m’interessa
il referendum.
Il fatto non
serva raggiungere il canonico cinquanta per cento per renderlo effettivo,
determina già un alone di resa e sfiducia sulla questione.
Affrontata
inoltre dai contendenti in modo non
soltanto consunto, ma anche profondamente vecchio.
Logico, in
questo senile contesto, correre ai
ripari e servirsi di una badante.
Barbara D'Urso.
Non una guardia qualunque,
ma l’adunata somma della tv corrente:
Quella in cui la
brutalità equanime del mezzo non trova opposizioni nella carcassa di chi la accoglie,
fluendo anzi paciosa negli intelletti meno informati.
Una furfanteria d’insigne
livello.
Ma anche l' espediente
bramato dai prepotenti della politica, che attraverso poppute ospitalità giungono
a grandi platee, larghi seguiti, e ovviamente ampie lusinghe di affermazione finale.
Ecco dunque che
a dominare, a poche ore dal voto, è la nuvola di fumo
in cui Renzi e
Berlusconi e i loro rispettivi seguaci si sono inabissati, lasciando che a
scandire i tempi e i modi della loro contesa sia il riso ciarlatano di un’ex
attrice, garrulo, contrappunto tra la confusione in testa di molti e il tacco
rialzato ai piedi di qualcuno che a far caos e funambolismi, vari e meschini si
diverte tantissimo.
Matteo Renzi e
Silvio Berlusconi appunto.
Patriarchi dell'ultra-pop, in fin dei conti.
Con Barbara
D’Urso in mezzo.
Domopak dentro cui
le solite parole, e le altrettanto consuete frottole promozionali, acquisiscono
l’effluvio di quegli elisir in palio al
tiro a segno dei luna Park:
stucchevoli , mediocri,
ma accattivanti in quel sfavillio di gradazioni e boati.
Tantissimi in
questo 2016.
Il voto non
potrà accendere la viola, nella crepa di un muro inaridito. Il verbo della
politica è spoglio di senso. Il paese è spaccato e non sarà l’ennesima croce ad aggiustarlo
E resta sola la
malinconia popolare.
In attesa del
prossimo raccolto abbaglio:
Dove?
Sul sofà della
D’Urso, ovvio.
la D'Urso passando per Vespa...poveri noi
RispondiEliminaoops dalla D'Urso passando per Vespa
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