…Ci
sei sempre tu nelle parole accoccolate in gola; qui ogni tanto qualcuno viene
fuori, dice la sua, sputa sentenze, ammazza, poi si rifugia mendicando dignità
in un nuovo silenzio da protrarre nel tempo. Altri solleticano verbi grezzi per
sentirsi meno soli, imperativi audaci buoni solo da ostentare nell’alta
società.
…
Io a volte mi perdo, avvinghiato a qualche crampo vagabondo, con l’entusiasmo e
lo stupore dei principianti smarrito in qualche anfratto, restando a guardare
questo affollato momento che fugge e rimanda soltanto le voci del vento, il
riflesso di facce pallide, lo schermo dove proiettano i sogni… e non vedo
niente… Da vent’anni.
Ci
sei sempre tu…
Manchi senza numero
(lo
sai: non son mai stato bravo in matematica).
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