Si chiude. Vi rimborso il biglietto.
Lasciamo Guerrino per un bel po’,
a sbrogliarsela con le tenebre
sul ciglione dell’abisso.
Gli farà bene vegliare anche lui
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in questa Notte d’Ulivi della Sicilia.
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Sicilia santa, Sicilia carogna …
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Sicilia Giuda, Sicilia Cristo …
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Battuta, sputata, inchiodata
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palme e piedi a un muro dell’Ucciardone,
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fra siepi di sudari in fila
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e rose di sangue marcio
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e spine di sole e odori,
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sull’asfalto, di zolfo e cordite …
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Isola leonessa, isola iena …
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Cosa di carne d’oro settanta volte lebbrosa …
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No, non verrà Guerrino a salvarla
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con la sua spada di latta
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a cavallo di Macchiabruna …
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Nessun angelo trombettiere
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nel mezzogiorno del Giudizio
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suonerà per la vostra pasqua,
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poveri paladini in borghese,
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poveri cadaveri eroi,
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di cui non oso pronunziare il nome …
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Non vi vedremo mai più sorridere
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col telefono in una mano
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e una sigaretta nell’altra,
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spettinati, baffuti, ciarlieri …
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Nessuna mano solleverà
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la pietra dei vostri sepolcri …
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Nessuna schioderà
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le bare dalle maniglie di bronzo …
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Forse solo la tua, bambino.
Gesualdo Bufalino
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