lunedì 30 aprile 2012

Prima dell'ultimo gong


Aumentano in Italia il numero dei suicidi.
Gente che rinuncia a lottare prima dell’ultimo gong.
Prima che gli venga offerta la spugna di  un’estrema speranza di vita.
Anime consegnate a una fredda statistica buona a dimostrare che in Italia si sta male.
Ottime per fomentare l’ennesima rivoluzione di un popolo impotente cui non è bastato  il  perbenismo tecnico di un Governo illuminato  a nascondere la scia di un malessere iniquo e strisciante.
Il guaio è che non servirà neppure adesso temo.
Nessuno ascolterà il messaggio racchiuso in queste morti prima del limite.
Nessuno si curerà dell'eco arido e disperato di queste persone  disperse anzitempo nel caos organizzato dell’esistenza.
Molti lo baratteranno con il nuovo tormentone musicale dell’estate e l’ultima pioggia di primavera.
Un pezzo di cocco e il mare tranquillo al posto dell’urlo agghiacciante di mogli vedove, figli orfani aggrappati insieme ad un tormento che resterà solo pure lui a squarciare le notti come un colpo di rasoio su un velo trasparente.
Come è cristallino il baccano di chi vegeta nell’incubo di una prematura impossibilità.
Come è triste arrendersi  alla potenza di un sentimento inespresso.
Come è penoso dirsi addio senza sussurrarsi un arrivederci.

venerdì 27 aprile 2012

Ben felici di tener duro

La Destra perde i pezzi ma non molla e per evitare d'ammosciarsi del tutto s'affida a tre  professioniste del cric allegro: Luana Borgia, Milly D'Abbraccio, Amandha Fox.
Ingiusto paragonarle alle "Sinistre" Cancellieri, Fornero, e Saverino.
Assurde le polemiche che hanno accompagnato la notizia della loro salita in groppa al  bizzoso cavallo della politica.
La Destra già in passato ci aveva sorpreso con queste contaminazioni ardite.
In fondo, le tre pornostar sopra citate, non sono diverse da tutte quelle attricette che affollavano le gare di burlesque organizzate a Villa Certosa dalla coorte del Cavaliere per rianimare il serpente rammollito del medesimo,
Con una differenza però: le tre pornostar guadagnano sicuramente di più e si (s) vestono meglio.
Altro particolare:le attricette di Villa Certosa  DEVONO le pornostar POSSONO e qualora elette, credo  non farebbero peggio di quanto finora hanno fatto(?)  Cancellieri, Fornero, Saverino.
Il lavoro infatti in Italia è un' utopia, la giustizia una chimera e l'interno d'ognuno di noi un sudoku di difficile soluzione e poi se a Roma ci sta il funereo Monti e sulla panchina della Roma quello psicolabile di Luis Enrique... tutto fa vomito.
Riassumendo:
Forse le cose non cambierebbero, la crisi non diminuirebbe, lo spread continuerebbe a salire , ma saremmo ben felici di tener duro.
Tutti. 
Senza bisogno di Leghe, Maroni e Bossi.
Le prime si sciolgono, i secondi si rompono e i terzi      fioriscono generalmente da marzo fino a maggio.
Troppo poco per chi vale di più e vorrebbe di meglio.
Noi.




mercoledì 25 aprile 2012

Croccantini e vitamine

 Oggi è il 25 aprile.
Giorno della Liberazione italiana dalla morsa infernale tedesca.
Oggi ingioiellate signore e compunti mariti sosteranno commossi davanti a corrosi monumenti pregando e commemorando.
Il tutto mentre allampanati ragazzini e truccate ragazzotte ne approfitteranno per sciorinare annacquati aggiornamenti di comizi d'amore mediaticamente appesantiti da sdrucciolevoli tronisti e luminose corteggiatrici trascinando come bovini al pascolo l'attrazione del momento.
Perchè le feste, le ricorrenze per gli esseri umani medi sono queste:momenti.
Pezzi di vita strappati a viva forza dal mulinello dell'esistenza recuperati  a stento e messi ad asciugare al sole di un'elettrica novità.
Momenti e nulla più in cui s' allenta la stretta, molla la presa per un attimo la morsa e respira come chi finalmente riesce a mettere la testa fuori dall'acqua putrida.
Ma non c'è troppo da star allegri quando persino loro  sanno bene d'avere un domani in cui dovranno tornare in trincea a combattere. 
Persino loro.
Ed è allora che ci si rende conto che è impossibile eludere la guardia,  e allora che capisci che la  fuga ti è negata , ed è allora che comprendi che  ognuno di noi annaspa cieco nella sua  limitata libertà.
Siamo cani alla catena del dolore.
Il resto sono solo croccantini e vitamine utili a  rivitalizzare il pelo della vanità umana.

martedì 24 aprile 2012

Cadaveri in permesso

La vita è anche quello che puoi appendere alle pareti di casa e mostrare con orgoglio agli amici. 
Di quanti chiodi si ha bisogno per solleticare una vanità? 
Quanti fori bisogna fare per centrare un'anima? 
Quanta foga per legittimare un'essenza!!!! Bisognerebbe aversi di più per darsi meglio. 
Ma lo stipendio ti veste stretto e l'anima affoga stritolata dal vago ciondolare di cadaveri in permesso.
E' intanto faccio buchi alla parete finchè non si scarica la batteria.
Meno male.
Oggi la vita sarà meno  amara.

lunedì 23 aprile 2012

Come Davide contro Golia

Credo sia importante per un essere umano tentare d' uccidere i propri mostri interiori.
Le favole, ci raccontano che diventar carnefici è meglio che divenir vittime.
Io ho cominciato oggi pomeriggio.
Mi affido ad un esempio illustre:
Davide l'imberbe giovinetto che pur  fisicamente inferiore,  affidandosi alla propria virtù riesce ad abbattere il terribile Golia.
Lo facciamo ogni giorno in fondo.
A me occorreranno molte settimane ma non ho paura.

Un pò Priapo, un pò Rocco Siffredi

Oggi grazie a voi cari membri, mi sento un pò Priapo un pò Rocco Siffredi. Non sacrificatemi asini però. Liberatemene anzi.
Regalatemi tante patatine invece...
Al Ketchup preferibilmente.
Vi Giuro che di quelle non potrò mai fare a meno.... cosa avevate capito?????????

domenica 22 aprile 2012

Nella giornata Mondiale della Terra probabilmente sto ascoltando...

Buongiorno a te
Alma Mater
Ischidat’istella mia de sos chelos
Anima mundi Primo respiro
Madre Terra mama istella
Vittima antica
di ogni guerra
Bella Mama addolorada
Rispondi al grido
della follia
Dae custa notte
Madre Terra
Sognerò solo pace, alba e sole
Anima mundi
Segno di Dio
Madre Terra pura stella
Inonda oblio
per ogni vita
Bella Mama addolorada
Rispondi al grido
della follia
E nos perdones
De totu sos errores
E non perdones
Madre Terra ora brilla
Alza il tuo grido, la tua preghiera
Bella Mama addolorada
Madre infinita
Buongiorno a te
Madre Terra.


TRADUZIONE:


Buongiorno a te

Alma Mater
Svegliati stella mia, dei cieli
Anima mundi
Primo respiro
Madre Terra madre stella
Vittima antica di ogni guerra
Bella Madre addolorata
Rispondi al grido della follia
Da questa notte
Madre Terra
Sognerò solo pace, alba e sole
Anima mundi
Segno di Dio
Madre Terra pura stella
Inonda oblio per ogni vita
Bella Madre addolorata
Rispondi al grido della follia
E perdonaci
Tutti gli errori
E perdonaci
Madre Terra ora brilla
Alza il tuo grido, la tua preghiera
Bella Madre addolorata
Madre infinita
Buongiorno a te
Madre Terra.

venerdì 20 aprile 2012

Amore e freccette

Alcune persone sono scontate come i finali degli episodi di  Batman e Robin che vedevo da piccolo su Telemontecarlo qualche minuto prima di Bim Bum Bam e molte ore dopo  aver strapazzato i cuoricini di tante bambine mie compagne d' asilo
I saldi son passati da un pezzo eppure queste persone lontane da qualsiasi tipo d'apparente, salutare, evoluzione, cadono sempre nelle stesse trappole.
L'abitudine e la noia nella vita, son più pericolose di qualsivoglia tranello e fanno male come un cazzottoo di Oscar De La Hoya in una finale mondiale .
L'amore non è un contratto a tempo determinato.
Nè uno yoghurt con la data di scadenza stampata sopra.
Prima di dire Amore bisogna essere Amore.
Altrimenti è meglio darsi alle freccette.

giovedì 19 aprile 2012

La vita è come un travestito perennemente a un bivio


I soldi fanno uccello.
A tutti gli altri servirebbe l'uccellino della famosa pubblicità, ma chissà forse la macchina consumistica ha ingoiato pure lui e a tutti quelli che ne avrebbero bisogno, non resta che sperare in un 'alternativa almeno accettabile.
In fondo, la vita è come un travestito, siamo perennemente a un bivio, tra il bene, e il male, tra vita o morte e forse la più grande ambizione che un essere umano possa vantare, e che ci sia qualcuno che quando crepi ti venga a portare i fiori.
Questo è quello che avrei voluto dire ieri sera ad Alberigo quando mi ha chiamato. Non ne ho avuto il tempo però. La linea è caduta prima.
Fa nulla. La sua vita sarà lunga, problemi di linea a quanto mi ha detto non ne ha più, e i fiori a quanto ne so, nemmeno gli piacciono.
Culi da rimorchio invece in giro c'è ne sono a frotte e qualcuno cui attaccare il gancio della sua esistenza lo troverà di sicuro.





domenica 15 aprile 2012

Una buona ragione per dotarsi di un defibrillatore


La parola del giorno è stata DEFIBRILLATORE.
Le parole lunghe mi hanno sempre inquietato, ma se persino mia madre a sentir questa parola s'è ridestata dalla sua abituale sonnolenza quotidiana la faccenda è seria.
Ne avremmo bisogno tutti in fondo, di un defibrillatore per riprenderci dagli infarti dell'esistenza e correr meglio sui campi della vita.
Ma mille - millecinquecento euro (a quanto sembra il costo del salvifico aggeggio), non tutti c'e l'hanno ed è lì che rifletti e capisci che qualcosa non va e pensi con nostalgia al tempo felice in cui i soldi non erano un tuo problema e per rianimarsi bastavano un pò d'aceto in faccia, Arnold in tv e un succo di frutta alla pera MANGIAEBEVI in tavola per renderti felice.
Ora tutto è cambiato purtroppo.
Arnold è morto, i MANGIAEBEVI se li son tracannati tutti e se ti trovano con un po d'aceto in faccia come minimo ti fanno l'alcol test ritirandoti la patente.
I tempi mutano con la stessa velocità di Rebecca Romijn l'ambigua e affascinante Mystica della serie XMen.
Faccio parte di una generazione x è l'unico Men a cui affiderei la mia vita oggi è He (Man).
Ma anche lui è sparito dalla circolazione.
Al suo posto c'è il funereo Mario Monti.
Una buona ragione per dotarsi di un defibrillatore non c'è dubbio.

sabato 14 aprile 2012

Pensando a Morosini


Se noi toccassimo con mano il sudore che avvelena i morsi impressi sulle nostre carni, forse ci capiremmo per davvero.
Invece non siamo altro che bracconieri dispersi tra i turgidi sentieri della vita.
Ci accorgiamo dell'esistenza solo quando questa s'accascia, di botto su un campo di calcio.
Dopo, folle inorridite e sgomente, ansiose di barattare una furtiva lacrima con il tentacolo di un perdono.
Quello che non cerchiamo lo troviamo sempre.
Moro l'ha trovato in mezzo ad un campo è lì è rimasto.
Moro però valeva di più.
Ma questo forse, nessuno lo sapra' mai.

venerdì 13 aprile 2012

Bella come un sogno inatteso



L’ incanto della primavera ha i tuoi occhi rosei e i guizzi argentei di un infante.
La luce che cala pigra sulle foglie dando forza al rigoglio delle forme, lotta con l’atto vezzoso e pavido della tua mano che scherza con la tua chioma infiammata dalla luce del mattino.
Sei bella come un sogno inatteso e di colpo mi sento un privilegiato: ne faccio parte.

domenica 8 aprile 2012

Probabilmente ora sto ascoltando...






Stringila,
la tua vita stringila.
E' una foglia che leggera va,
volteggiando libera.
Unica l'esistenza è unica.
Non pensarla anonima e
darle anche l'anima poi
ognuno è una storia in più,
fra noi.
Limpida come l'acqua scivola,
ti disseterà, berrai da lei
la sua fonte è vivida.
Semplice non lasciarla offendere,
da quel cielo scuro di
piogge che cadono giù,
bagnandoti anche se non vuoi.
E' questo il vivere per me.
Come ebbrezza su una giostra
un'altro giorno, un'altra corsa
insieme e poi..
ti abbraccio forte vita mia.
Gira ancora intorno al mondo
fino a quando mi innamorerò.
Di cuore in cuore capirai:
giocare il tempo non si può.
Ride la vita,
e fugge via che di certezze
non ne dà.
Femmina, vita malafemmena,
la corteggerai si negherà,
allora tu lusingala.
Trepida
vestirà bellissima e
ti sedurrà tra inebrianti profumi
così resisterle non vorrai, non vuoi.
E' questo il vivere per me.
Come brezza sulle vele
in mare aperto a navigare
insieme e poi..
tu soffia dolce vita mia.
Và lontano sulle onde,
non importa dove arriverai.
Di cuore in cuore capirai,
giocare il tempo non si può.
Ride la vita e fugge via
che di certezze non ne dà.
Ride la vita e fugge via
che di certezze non ne dà.
Scrivila,
la tua vita scrivila.
E' un romanzo che
ti lascerà un segno indelebile.
Vivila,
la tua vita afferrala,
e non devi arrenderti mai
ricordandoti che
c'è un senso profondo in te,
se vuoi....
Stringila,
la tua vita afferrala....

Pasqua, ora, nuovamente


Pasqua, ora, nuovamente,
festosa pigolante
negli alberi del mondo,
fredda,
ruvido-erbata

qui, ma erompe
in chiarità,
tempra in azzurro
ed ametista
la lontananza delle sue colline.
Non è fuga quella
laggiù all’orizzonte
e neppure inseguimento. S’apre
a sé risorta
la terra dopo il gelo
e dopo il travaglio,
si corre incontro, da sé
a sé, si estende in un abbraccio
avido alla sua infinità
o corre in quelle linee
l’onda
leggera e travolgente
della resurrezione, si propaga,
trabocca la sua vinta angoscia,
e la riconsacrata sua potenza?

Mario Luzi

sabato 7 aprile 2012

La vita è una torta


Ebbene si!
Arazzi e Scazzi ha 2 anni.
Compiuti oggi. Come il sottoscritto. Anch'io infatti ho 2 anni. 2 anni+ 28 per essere precisi.
Non son mai stato bravo in audiologia. Ragion per cui non so dirvi ancora bene come mi senta.
Posso dirvi però, che in questo ultimo anno attorno, dentro e fuori di me, sono cambiate molte cose.
Non son più una marionetta in balia delle onde della vita, ho iniziato a lavorare con continuità e posso definirmi un precario pieno di stile e un sacco di cuore.
Un cuore che ha ripreso a battere con regolarità e a non soffrire delle aritmie del passato.
Se tutto questo non mi sembrasse incredibile, potrei quasi affermare di avere avuto una seconda possibilità. E' ne sono felice.
La vita è una torta con un sacco di fette.
Io ne ho mangiato solo 30 divise qui in 318 post consumati con dignità e abnegazione.
Cocktail esistenziali di una vita qualunque che nel breve spazio di un post hanno assunto la dimensione d' arcipelaghi emotivi interessanti. Quasi divertenti.
Sperando non vi abbia annoiato, mi auguro continuiate a seguirmi con la solita attenzione e un'abbondante carrettata d'affetto/amore.
In fondo, la vita è una torta.
E voi cari/e lettori/lettrici, ne avete mangiato solo due fette.

giovedì 5 aprile 2012

La primavera di un Io


Considerazioni pre- pasquali.
Un Io ha bisogno di un Noi per vivere.
La sua gioia è che lui ci sia, la sua lontananza è l'autunno e soltanto immaginarla è già freddo, è già inverno perché lei e la sua Primavera.

mercoledì 4 aprile 2012

Un meraviglioso intruso nello spiazzo Italia


Ieri sera com'era prevedibile, il Barcellona ha eliminato il Milan dalla Coppa Campioni.
Aldilà del risultato, l'incontro è stato specchio fedele di una mentalità (quella italica), mammona e balbuziente.
Suggestionabili e ipereccitati ci sentiamo indifesi e senza una bandiera cui rivolgerci aggrappati ad un blasone vetusto e presuntuoso, invochiamo rispetto inventandoci rigori.
Ma l'economia è in caduta libera è l'inverno è passato da un pezzo.
Per il resto era tutto prevedibile.
Come un gol di Lionel Messì. Addirittura due ieri sera. Gli ennesimi di una stagione stellare.
Troppi per un Milan imbarazzante e catatonico.
Come il nostro Governo. Come tutti noi.
Barche sfasciate prossime alla deriva.
Non quella spagnola. L'influenza ha già ucciso i nostri nonni.
A noi rimangono le noccioline. Meno nocive delle supposte che inoculiamo tutti i giorni più o meno consapevolmente.
Come uno sberleffo pallonaro ordito da un nano argentino.
Un meraviglioso intruso nello spiazzo Italia.

lunedì 2 aprile 2012

Il peso della cultura


Stamattina alle 7 e 35 ho avuto la prova che la cultura pesa.
Ne ha fatto le spese il mio telefono cellulare schiacciato e fatto a pezzi da una pila di tomi di letteratura contemporanea.
Per quanto la cosa potesse apparir tragica, non sono riuscito ad emettere nemmeno un gridolino di spavento.
Ho sorriso invece.
Mi è parso di vedere in quella catastrofe un auspicio straordinario e un sogno forse irrealizzabile: la tecnologia schiacciata dalla cultura.
Una cosa che nessun Ministro dell'Istruzione saprà mai realizzare ma a cui noi tutti aspiriamo.
Anche il mio conto in banca.

domenica 1 aprile 2012

Itaca


Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d’incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d’ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va’ in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Konstantinos Kavafis