Prime prove di Allegriventus : non son
venute male e date le premesse mi sembra già un bellissimo risultato.. Con un
Coman in più poi tutto può accadere . Anche si passi un turno in più in Coppa.
Per il campionato ecco la mia solita griglia d'inizio gara Juventus a parte (ma
proprio a parte ), occhio a Roma e Fiorentina. Poi di seguito Inter, Napoli,
Milan. Ha entusiasmo Inzagol e almeno questo al Milan di oggi può e potrà
servire. Ottime Sassuolo e Sampdoria e Verona sponda Hellas. Nell'inferno della
B ci sarà ancora brace per Palermo, Empoli e Cesena. Traccheggerà al limite del
barato pure il Cagliari ma all'ultima curva, vedrete, si salverà.
sabato 30 agosto 2014
Una croce di mani
Una croce di mani
Infiora
Olocausti di pietra.
Ne ho visti tanti
Lungo l’improvvido sentiero
della vita.
Testimoni muti
D’affetti seccati
Sul retro di un abbandono.
mercoledì 27 agosto 2014
Ice Bucket Challenge:prove tecniche di una rinascita
Per
svegliare una coscienza occorre ghiacciarsi l’anima.
Piu’
che una moda estiva sembrano le prove tecniche di una rinascita.
Spero
generosa.
A me
paiono malinconici falo’ accesi ai margini del cuore: ideali per celebrare un
addio, anticipare un cambio di marcia.
Il
problema semmai è il dopo quando intorpidita l’ossessività dipendente, smarrite
le foto sfocate, e messi da parte i
secchi da muratore resteranno sul bagnasciuga anime umide e occhi struccati e
speranzosi che nessuno li riconosca.
Perche’
oltre la moda c’e’ la tendenza qui
spinta verso una generosità solo sperata. Forse artificiosa dove il residuo
dubbio galleggia per il rispetto che si deve ad un’iniziativa che spinge l’iride
a penetrare l’invisibile e drammatico calvario della sclerosi laterale
amiotrofica.
Nessuno
sa cosa faranno e hanno fatto le loro mani e quale riguardo abbiano usato e useranno verso l'essenziale portafoglio oggetto incriminato
e attualmente misterioso del nostro quotidiano, vagante
costernato nelle desolate vie dell’anima umana cercando una pazienza dove
scaricare l’ingombrante ombra della sua solitudine.
Estranea solo a chi crede la solitudine sia una canzone di Laura Pausini o una patologia da numeri primi e persone eccentriche .
Tutti gli altri nominano e sfidano senza riflettere che nominare in alcune aree del globo terraqueo fa fischiare le orecchie e ridere migliaia di persone cui forse sfugge il vero traguardo, il reale obiettivo di tutto questo.
Aiutare la ricerca medica a sfondare un tabu' mica a spammare rullini su Facebook e video su Youtube.
Per quanto mi riguarda, spero che l’acqua non abbia arrugginito i ventricoli del loro cuore.
Estranea solo a chi crede la solitudine sia una canzone di Laura Pausini o una patologia da numeri primi e persone eccentriche .
Tutti gli altri nominano e sfidano senza riflettere che nominare in alcune aree del globo terraqueo fa fischiare le orecchie e ridere migliaia di persone cui forse sfugge il vero traguardo, il reale obiettivo di tutto questo.
Aiutare la ricerca medica a sfondare un tabu' mica a spammare rullini su Facebook e video su Youtube.
Per quanto mi riguarda, spero che l’acqua non abbia arrugginito i ventricoli del loro cuore.
mercoledì 20 agosto 2014
Antonio Conte: vestito buono di un guardaroba pezzente
Antonio Conte è un enigma castano. E’ un
esteta timido e lo nasconde dietro sorrisi troppo sicuri per non essere
fasulli. È stella marina di un tripudio
di scorfani, vestito buono di un guardaroba pezzente ma soprattutto è raffinata
guida di un esercito barbaro e limitato. La versione italiana di Josè Mourinho risponde
all’esigenza del nostro pallone
regredito e afflosciato di riprendere a correre gonfio e spedito. Ma non
bastano strette di mano e sponsor a garantire fluidità di gioco e incisività in
area di rigore.
Per il momento si è tappato un buco, non
spurgato l’ingorgo. Il parrucchino di uno (Conte), non basta a oscurare la
calvizie di molti altri, e la chiarezza
dei capelli, non è nitidezza dei modi, che seppur allungati con esosi anglismi,
non fanno tendenza anzi alimentano acidi
sospetti e malsane connivenze.
L’anziano Tavecchio l’ha chiamato
pateticamente condottiero. E’ un moderno
manager chiamato a rattoppare un’economia deficitaria e in pericolo, un uomo
immagine di un calcio assurdo e soporifero.
Una sorridente silhouette non basta a tranquillizzare però.
Una sorridente silhouette non basta a tranquillizzare però.
Essere l’allenatore della nazionale è un
impegno: un’auto-certificazione di nobiltà. Esiste un singolare solipsismo psicologico dietro questa nomina
che ha preso forme affascinanti. Qualcuno lo chiama egocentrismo; altri, praticità.
Molti, in maglia azzurra incoraggiati da Prandelli, hanno sostenuto in un
passato non troppo lontano, la necessità di viziare, di salvaguardare, di
pensare a Mario Balotelli come esotico ed esoterico salvatore della Patria allestendo
una delle più sgradevoli espressioni paternalistiche degli ultimi anni: le
coccole si fanno ai bambini e a chi si ama, non all’angoscia di non essere un vincente
e tornare a casa a mani vuote. Esiste un onanismo fisico cosi come ne esiste
uno emotivo, Entrambi suscitano ribrezzo e sciamano debolezza.
I condottieri, di cui Josè Mourinho fornisce una quotidiana poderosa interpretazione, non fanno coccole: offrono aiuto, suggerimenti e ispirazione. Segnalano svolte e insegnano prospettive. Indicano una via e la illuminano: può essere una verticalizzazione verso l’area di rigore, se uno crede, pensa e spera che Pirlo sia eterno, o ai Bee Hive ; o un passaggio sicuro nella selva delle scelte complicate. I condottieri - quelli veri - non chiedono niente in cambio. Non sono deus ex machina. La loro retribuzione è l’onore di tramandare qualcosa, il piacere di aiutare chi viene dopo stimolando processi di crescita collettiva. Piacere gratis; quindi, sgradito ai più.
I condottieri, di cui Josè Mourinho fornisce una quotidiana poderosa interpretazione, non fanno coccole: offrono aiuto, suggerimenti e ispirazione. Segnalano svolte e insegnano prospettive. Indicano una via e la illuminano: può essere una verticalizzazione verso l’area di rigore, se uno crede, pensa e spera che Pirlo sia eterno, o ai Bee Hive ; o un passaggio sicuro nella selva delle scelte complicate. I condottieri - quelli veri - non chiedono niente in cambio. Non sono deus ex machina. La loro retribuzione è l’onore di tramandare qualcosa, il piacere di aiutare chi viene dopo stimolando processi di crescita collettiva. Piacere gratis; quindi, sgradito ai più.
Anche a Conte, il quale legittimando un’autorità (a ben guardare solo
casalinga), si è messo, comodo e sponsorizzato, su una strada ampia, dissonante,
infida. E con lui, l’orgoglio tronfio e trionfalistico di chi l’ha assunto. La farsa
del bassista carismatico può traviare chi cerca un parafulmine per le proprie
nefandezze. Cosicché dispensando novità, forgiano scudi di moneta sonante per stereotipi eterni. Non gioite
per questo, non inneggiate all’ennesima beffa. La passione per un incantesimo a
colori non merita un altro scacco.
martedì 12 agosto 2014
Il suicidio e' il coraggio di un'anticipazione
Le sue ultime facce apparivano stanche.
Incapaci di farsi amare.
Intolleranti al vivere e morire di un metro di pellicola.
E il dolore di un ulteriore inganno lo ha reso pietra nell'estremo gesto.
Consapevole che un altro inferno poteva soltanto verificare un callo, ha scelto lui, unico spettatore della sua vita, solo capitano della sua nave, di non far vela con nessun vento.
Non aveva piu' niente nella testa. Solo scatole vuote.
Niente, niente, niente.
Il suicidio e' il coraggio di un'anticipazione. Bisogna esser coraggiosi per affrontare l'ultima scena della propria vita cosi' nudi, vuoti, tanto da sbeffeggiare il calore dell'estate e solcare un addio.
Lui, capace fino all'ultimo di regalarci la sua nudita' merita rispetto solo per questo.
Da sempre incapace di adattarsi alla vita, ha voluto dirigerla pianificando con cura l'ultima scena.
Qualche volta ha riso e mi ha fatto ridere.
Ma solo il cielo sa quanto mi ha fatto piangere.
Ora il Cielo se l'e' ripreso e di sicuro da oggi sara' piu' sereno.
Io no e se Dio esiste ha preso gli Ultimi per il culo.
Incapaci di farsi amare.
Intolleranti al vivere e morire di un metro di pellicola.
E il dolore di un ulteriore inganno lo ha reso pietra nell'estremo gesto.
Consapevole che un altro inferno poteva soltanto verificare un callo, ha scelto lui, unico spettatore della sua vita, solo capitano della sua nave, di non far vela con nessun vento.
Non aveva piu' niente nella testa. Solo scatole vuote.
Niente, niente, niente.
Il suicidio e' il coraggio di un'anticipazione. Bisogna esser coraggiosi per affrontare l'ultima scena della propria vita cosi' nudi, vuoti, tanto da sbeffeggiare il calore dell'estate e solcare un addio.
Lui, capace fino all'ultimo di regalarci la sua nudita' merita rispetto solo per questo.
Da sempre incapace di adattarsi alla vita, ha voluto dirigerla pianificando con cura l'ultima scena.
Qualche volta ha riso e mi ha fatto ridere.
Ma solo il cielo sa quanto mi ha fatto piangere.
Ora il Cielo se l'e' ripreso e di sicuro da oggi sara' piu' sereno.
Io no e se Dio esiste ha preso gli Ultimi per il culo.
domenica 10 agosto 2014
Una stella cadente
Abdico
alla tirannia della corsa
Per
cavalcare stati di quiete
D’ambulanze ebbre di sollecitudine.
Nel
viatico spiccio di un abbrunito riverbero
Il
sangue s’immola alla smarrita baia
Di
un 'abbozzata resurrezione
E
s’inguanta come ombra d’acqua
Attraversata
dalla resina ambita
Di
una stella cadente.
giovedì 7 agosto 2014
I tuoi occhi
Quest’antro d’improvvida dottrina
Sfatta rimessa di crudi affanni,
Narra di fiochi amori
Speranze assorte
Nel vacillare inquieto di un
impeto
Ormai fuggito.
Nell’ombra di un vuoto,
Il rantolare di un eco
Fiorito d’occhi:
I tuoi.
Boccioli del caso
o buchi neri
del destino
Conficcati dentro
Il mio abisso.
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