Ci sono cose che non si possono dire. Nemmeno all'ufficio anagrafe.
Appartengo a una razza disgraziata, estinta, senza diritto di cittadinanza.
C'è solo un problema: non sono un panda,nè un koala quindi chiedere l'intervento del WWF per me risulterebbe superfluo e presuntuoso. Ridicolo persino.
Vivo in una galassia sconosciuta abitata da esseri armati fino ai denti, ossessionata dall'amore che non conosce e al massimo biascica, fino a rantolarlo disperata nell'ora della morte.
Non è bellissima ed è coperta costantemente da una nebbia sottile ma persistente che costringe chi ne è colpito ad occuparsi di tutto tranne che di quello che è davvero importante. Non offre molte opportunità ed è per questo che rivendico il diritto di sognare. Altro non so fare.
Oggi però nella disperazione dilagante il mio cuore s'appiccica su tutto quanto è buono.
E così di fronte ai raggiri altrui, la luce che mi sostanzia tuonando dal fondo del mio cuore si disperde cadendo come foglia morta.
Purtroppo i fagociti li ho visti solo in "Siamo fatti così" gli spazzini sono in sciopero permanente. Gli esseri umani? Cadaveri in permesso.
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