domenica 3 aprile 2011

La felicità

 Pinco Panco e Panco Pinco sono due fratelli speciali, legati fin dalla nascita da un cordone ombelicale invisibile ma essenziale per la loro salute fisica e mentale.
Di buona famiglia, caratteri diversi ma sostanzialmente uguali, il tratto distintivo – a parte l’abbigliamento sgargiante di Pinco Panco che varia dal gangster di periferia al cappello da cronista americano anni ’30 – è la loro costante felicità che si manifesta anche nelle azioni più ridicole.
Se per Saviano la felicità è racchiusa in una lista di dieci cose (la mozzarella di bufala in primis), per me significa accettare i propri limiti e cercare di superarli,vivendo la vita giorno dopo giorno cogliendone gli aspetti più piccoli e insignificanti.
Pinco Panco e Panco Pinco sono bravi maestri in questo: una riunione, un incontro casuale, un caffè al bar è motivo di gioia e spensieratezza per questi due fratelli che sembrano guardare al mondo esterno con gli stessi occhi del fanciullino pascoliano.
Difetti? Tanti, come tutti .
 Ma se all’università vi capita di incontrare due ragazzi dall’accento curioso e duro, che vi salutano facendo inchini e salamelecchi vari, che vi saltellano davanti e di lato come lepri di campo per sfuggire al cacciatore non abbiate paura: avete solo avuto la (s)fortuna di imbattervi in Pinco Panco e Panco Pinco.
Invitateli a fare quattro chiacchiere e dopo aver passato la mezz’oretta più surreale della vostra vita, vi ritroverete a riflettere su ciò che scrisse Trilussa vedendo un ape posarsi su un fiore ossia   che la felicità è tutto sommato una piccola cosa.

1 commento:

  1. Sorridere alla vita è la cosa più bella, anche quando ci sono momenti bui, meglio un sorriso triste che la tristezza di non saper sorridere. Cmq è un bel pezzo,ironico , irriverente e intelligente.

    Vincy Scarface

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