Se la domenica è il giorno delle famiglie che si riuniscono, il sabato è la festa delle comitive che si ritrovano e per guardarsi meglio, siedono attorno a un tavolo e sorseggiano un aperitivo.
Quand’ero bambino associavo all’aperitivo atmosfere malinconiche e prospettive intimiste abitate da uomini stressati dal lavoro quotidiano e ragazzi benestanti col maglione stretto sulle spalle ansiosi di raccontare a donne annoiate e soporifere le loro mirabolanti conquiste giornaliere.
In fondo, stavano gli anziani a rimuginare sulle loro occasioni perdute e a tracannare l’ultimo bicchierino alla faccia della fatica dei primi, e la ridicolaggine dei secondi.
Il tutto corredato da una miscela di ninnoli salati coi punti neri, bisognosi di un lifting e prossimi alla pensione, e una scarica di pallottole oleose, caricate a salve da una mano noncurante e inesperta.
Una vera tristezza.
Sempre meglio una pizza tonno e cipolle annaffiata da una bella birra scura, sorseggiata insieme a una ragazza mora, in un locale ampio e ben illuminato.
Ci si vede di più e ci si chiarisce meglio. Che cosa non si è avuto il tempo di stabilirlo perché intanto le cose sono cambiate.
L’aperitivo oggi è un rito collettivo, democratico e popolare. Con delle ore e regole precise. Con buona pace del traffico cittadino che nelle ore che vanno dalle sei alle nove di sera, è ingolfato da automobilisti ansiosi di parcheggiare in seconda fila l’auto nuova.
Ormai non c’è bar che non offra di queste abbuffate ragionevoli e salatissime.
Non c’è nessuno al mondo che per pigrizia culinaria e bieche esigenze d’acchiappanza, non si sia inoltrato almeno una volta nella vita, nei sacri misteri dell’happy hour.
Ligabue ne ha parlato in una sua canzone, ma non sono convinto abbia detto tutto quello che c’era da dire sul tema.
L’happy hour non paralizza solo il traffico cittadino. Condiziona anche l’equilibrio nutrizionale e comportamentale di ognuno.
L’aperitivo, infatti, non ha più le miserande fattezze di un tempo.
Si è rafforzato all’inverosimile e giunge insieme a cibi e pietanze in apparente contrasto e palese conflitto d’interessi. Da far arrossire persino i gestori dei bar cui non par vero che ragazzotti allampanati e altissimi, possano riuscire a ingollarsi senza retrivi imbarazzi, focaccine smunte e frittatine anemiche.
Ma i ragazzotti non sono sciocchini. Sono cresciuti con la calcolatrice nel telefono e sanno fare bene i loro conti.
Il prezzo fisso e le quantità abbondanti hanno fatto il miracolo. Alla faccia della dieta cui penseranno forse, fra trent’anni.
Il dubbio è giustificato da una domanda: quanti neuroni sani resteranno a questi ragazzi? Quanti non diventeranno degli alcolizzati?
Certo la situazione non è preoccupante come in altri paesi del Nordeuropa, dove la sbronza nel finesettimana è un obbligo quasi istituzionale, ma la situazione (le continue stragi del sabato sera lo dimostrano), sta diventando brutta anche qui.
Begli stronzi quelli che dicono stop agli alcolici a una certa ora, e poi vendono robaccia sottobanco ai minorenni.
L’Italia è una Nazione piena di giovani che bevono qualunque cosa.
Dopo mezz’ora sono loquaci, dopo un’ora felici, dopo due gridano che va tutto bene.
Non c’è nessuno di così allegro in Italia di questi tempi.
Se si ricandida Berlusconi, sono certo li userà nella prossima campagna elettorale.
Aperitivo + iPhone ed è tutto ok ..poveri noi :(
RispondiEliminaUn bel pezzo, Fratello Raffaello.L'aperitivo infatti, oggi, oltre che fenomeno di moda, è sopratutto un rito sociale, quasi sacro, una sorta di rito collettivo di catarsi, per liberarsi dal disagio interiore. Ancora complimenti!
RispondiEliminaVincy Scarface
Caro Re Anto è un piacere enorme per me, ritrovare qui un tuo commento...
RispondiEliminaIl binomio da te indicato e che io ho cercato di delineare non piace neanche a me... Insieme compongono una musica davvero poco eccitante...
Carissimo Vincy e sempre bello ricevere i tuoi complimenti!
Continuate a seguirci.....!!!!!!!!
"Dopo mezz’ora sono loquaci, dopo un’ora felici, dopo due gridano che va tutto bene." geniale...Grande Raffaello!
RispondiEliminaGrazie Missire...
RispondiEliminaI tuoi complimenti mi spingono a fare sempre meglio...
Continua a seguirci... e ancora buona pasqua!!!!!!!!!!!
Pasqua... Va bè s'era capito...
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