domenica 22 gennaio 2012

Un amore a metà


Questa è la storia di Amanda e della sua spasmodica attesa.
Aspettava Amanda anche se non sapeva bene cosa.
Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo che la scuotesse proprio come un tuono, che la calmasse come un perdono ,che la possedesse e fosse anche un dono.


Era tanto tempo che aspettava l'Uomo che la ipnotizzasse solo con il suono con quella sua voce dolce e impertinente che proprio non ci poteva fare niente che la facesse sentire intelligente, bella, porca ed elegante come se fosse nuda tra la gente ma pura e santa come un diamante.
Un Uomo dolce e duro nell'Amore che sa prendere e poi dare con cui scopare, parlare e mangiare e poi di nuovo farsi far l'amore per seppellirsi tutta nell'odore di quello che rimane addosso delle ore de tipo che poi una non si vuole mai più lavare per non rischiare di dimenticare; che le ricordasse che sapeva amare un Uomo che sapesse rassicurarla che la facesse osare di sognarsi come non era mai riuscita ad immaginarsi.
Un Uomo pieno di tramonti, d'istanti, di racconti e d'orizzonti uno di quelli che ti guarda e dice:"Cosa senti?" come se leggesse nei suoi sentimenti.
Un Uomo senza senso anche un po' fragile ma così intenso con quel suo odore di fumo denso di tabacco e vino e anche d'incenso.
Uno di quelli impresentabili ai genitori così coerente anche negli errori proprio a lei che fino a quel momento si controllava anche nei desideri


Lei che vivevanell'illusione di dominare ogni sua passione lei che disprezzava la troppa emozione come nemica della Ragione .


Non era mai stata così rilassata, così serena ed abbandonata, così viva e così perduta come se si fosse appena ritrovata .

Lei non lo sapeva ma aspettava un uomo.
Un Uomo dolce e duro nell'Amore che sapesse prendere e poi dare con cui scopare, parlare e mangiare poi di nuovo farsi far l'Amore...
Ma per quanto avesse cercato non aveva trovato nessuno che corrispondesse a quel modello ragion per cui un pò per gioco e molto per noia, s'era iscritta su un sito d'incontri per cercare un uomo dai trenta ai quarant'anni, dolce, intelligente e sensibile che la sapesse ascoltare e soprattutto la facesse ridere bello dentro e ricco di tutte quelle fesserie che le donne dicono d'adorare quando compilano i test d'affinità di coppia che si trovano dal parrucchiere.
Anche quest'ultima esperienza s'era rivelata un buco nell'acqua.
Era trascorso quasi un mese dal suo ultimo appuntamento al buio quando Amanda aveva incontrato Antonio e tra di loro fu passione a prima vista.
Amanda, trentacinque anni, lavorava in un'azienda agricola, desiderosa d'andare subito al sodo, cominciò a lanciare chiari messaggi orizzontali già al terzo appuntamento.
Non c'erano dubbi. Amanda era la classica donna che sapeva quello che voleva e per ottenerlo non andava troppo per il sottile.
Dopo una serie di manovre d'avvicinamento che permise comunque ai due innamorati d'apprezzarsi reciprocamente, si vedeva lontano un chilometro come sarebbe finita.
Le loro conversazioni erano un crescendo di languidezze e disponibilità tali da risvegliare anche il più ottuso degli amanti.
Gli ormoni cavalcavano felici le praterie dei loro sensi e il momento dello scontro fatale non era lontano.
Lo sospettavano i loro cuori, lo confermavano le loro menti. L'addizione di questi fattori non poteva non portare che a un risultato: i due si sarebbero incontrati presto; quello che ne sarebbe venuto fuori sarebbe stato frutto solo della passione che loro sentivano e che ora non potevano più nascondere dietro l'eleganza di un'ammiccamento.
All'ennesimo appuntamento tra un maritozzo con la panna e un caffè lungo, i due spasimanti non poterono più reggere il castello di banalità dove per mesi s'erano nascosti e venti minuti dopo essersi salutati finalmente s'incontrarono lì dove non era può più possibile fingere e le uniche espressioni degne d'essere udite corrispondevano perfettamente al quadro che i loro ferini sensi avevano sempre disegnato.
Amandalo o avvertiva chiaramente dalla voluttà con cui Antonio infilava il suo maritozzo nella bocca di lei mentre stavano nascosti nella sua macchina all'interno del parcheggio del centro commerciale.
L'Uomo che Amanda aveva sempre desiderato e disperatamente cercato, era proprio in quella macchina era proprio Antonio cui non sembrava possibile d'aver incontrato in quella donna generosa e disponibile l'altra metà del suo cielo.
Anche il cielo più bello però è destinato ad annuvolarsi così anche la relazione più disinibita è destinata ad incanalarsi sul binario del sospetto quando non si ha la volontà d'andar oltre il gancio di un promettente reggiseno.
Antonio, che da tempo cercava le mura solide e stabili di una sincera relazione umana ,questo lo aveva sempre saputo quello che (non ) accadeva con la pur passionale Amanda ne era solo una conferma.
Amanda non s'era aperta completamente con lui. Non quanto lui avrebbe desiderato. Lo capiva dal modo in cui in pieno agone passionale lei con lucida freddezza lo distoglieva dal suo obiettivo.
Lui avrebbe desiderato penetrar il mistero racchiuso in lei. Lei preferiva masturbarlo a morte arrestando il fuoco della sua passione sulle sue giunoniche poppe.
Ad Antonio le sue poppe piacevano un sacco ma capiva che le possibilità di un rapporto autentico passavano solo ed esclusivamente dalla sua vagina. Come i neonati e le loro possibilità di venire al mondo.
Tuttavia per quanto ci provasse, non c'era verso. Antonio stava bene con Amanda ma la loro relazione sessuale non andava oltre il suo gigantesco seno.
Ad Amanda il suo seno piaceva da imapazzire e non perdeva occasione per mostrarlo.
Ma un bel seno non è amore e questo Antonio per quanto si stesse cominciando ad innamorare di quella donna così arguta e passionale, lo sapeva benissimo.
Antonio voleva bene ad Amanda così una notte al termine di una di quelle escursioni nei dintorni del piacere, con gli occhi tristi di un cerbiatto in gabbia, e il cuore in tumulto di un naufrago che s'aggrappa all'ultima scheggia di zattera rimasta pur di non annegare, gli chiese conto di quell'amore a metà.
Il suo seno gli piaceva tantissimo ma non poteva bastargli.
Quell'amore di plastica non poteva soddiasfarlo, ma forse, era l'unico che meritava.
La conferma la ebbe subito dopo quando Amanda, con ingenua sincerità, gli disse suscitando la meraviglia di Antonio, che nel buio della notte e nel gorgo della passione non s'era accorto di nulla, che il suo seno perfetto era una bellissima opera di chirurgia plastica.
Lo aveva rifatto infatti.
Originariamente disse, portava una rigogliosa sesta finchè una radice malefica non aveva cominciato a divorarlo tutto.
Era stata quindi operata, le avevano tolto tutto proprio tutto diceva accompagnando le sue drammatiche rivelazioni con ampi gesti della mano destra secchi e definitivi.
S'era fatta quindi la mastoplastica e aveva dovuto accontentarsi di due misure in meno tanto quella bestia aveva infierito su di lei.
Si faceva i dovuti controlli ogni sei mesi, e per lei ogni esame alle mammelle era come guardare una partita dell'Inter : non sapeva mai quale risultato poteva venir fuori.
Lei quindi era come le sue mammelle.
Un'illusione di plastica. Turgida e pronta a tutto fuori, fredda e calcolatrice dentro. Lui era straordinario con lei, e in altremcircostanze sarebbe potuto tranquillamente esser l'uomo della sua vita, ma quelle operazioni insieme alla sua generosità mammellare s'erano portate via anche la sua voglia di coinvolgersi davvero.in un rapporto.
Il resto eran solo ammiccamenti e falsità.
Intanto, nella speranza d'ingannare il tempo e anche un pò se stessa, Amanda s'era concessa moltissimi incontri senza conseguenze e in sostanza viveva alla giornata senza un progetto preciso in testa cercando di raccogliere in quegli incontri fugaci un briciolo d'autenticità per quanto fosse ancora in grado di percepirla in mezzo a tutta quella plastica.
Per le donne come lei, dopotutto era facile.
Gli uomini anche se si mettono in tiro e compagnia bella ,non li calcola mai nessuno, alle donne invece basta un'occhiata un pò più intensa del solito e hanno subito la fila dietro e ridendo e scherzando qualcuno di passabile lo trovano.
Per gli uomini è diverso. Un uomo o è dentro o è fuori. Quelli che se la menano accanto sborrano soli e si lavano tristi non c'è niente da fare.
In quel momento, mentre l'ultimo lampione s'abbandonava all'oscurità della notte, Antonio sentì il cuore ghiacciarsi in petto e appena le forze glielo consentirono l'unica cosa che sentì di voler fare fu d'abbracciare forte quell'anima che un male più grande di lei aveva umanamente sopraffatto nel tentativo di trasferirle quell'energia vitale che lei aveva disperatamentecercato in mille corpi ma che solo lui sentiva di poter riassumere adeguatamente.
Quella ragazza celava in sè, dietro prorompenti fattezze, un'esistenza precaria e tremolante.
Poppe al vento e cazzo in bocca lei ne illudeva uno a sera sapendo benissimo che la sua bocca era larga ma il suo cuore no.
Così a bocca larga e vagina chiusa, uccideva le notti ingoiandone uno a sera al solo scopo di sbalordire e sgomentare il Mostro che per qualche tempo s'era impossessata di lei e dimostrargli che lei per quanto provata e avvilita da quell'esperienza, era ancora in grado di suscitar passioni e smottamenti dell'anima.
Come se quei flutti di sperma potessero ad un tratto accecare gli occhi bramosi e famelici della Morte che nonostante tutto era ancora lì in attesa di brandire il colpo finale e prendersi la sua colpevole anima.
Ma di cosa poi?
Ancora se lo chiedeva Antonio la sera che lesse il suo nome sulla pagina dei necrologi e non potè trattenere un moto di sorpresa al pensiero che quella donna che aveva basato tutta la sua esistenza sulla ricerca della Vita non aveva potuto sottrarsi al richiamo della sua parte più brutta : la Morte.

2 commenti:

  1. sai scrivere solo di poppe e di cazzi in bocca? ti conviene chiudere questa pagina e trovarti una figa reale

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  2. Mio anonimo commentatore buonasera!!!!!!!!
    Come spero tu abbia avuto modo di leggere questo blog è ricco di sfumature se tu ti soffermi su un paio di tette senza capire il problema che in esse si cela il problema e solo tuo non certo mio visto che le storie vengono da esperienze reali.
    Sperando tu possa rivedere il tuo giudizio ti saluto

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