Che senso ha predicare originalità se poi la vita è un'addizione di fattori costantemente ripetuti nel tempo stesi lì a soddisfar menti prolisse e monocromatiche?
Logico poi che ci siano giovani pantofolai e scontenti.
L'inclinazione alla ripetitività non può generar altro.
Come un film di cui già si conosce il finale il resto è solo una divagazione consapevole su un limite già sezionato abbastanza.
E fuori è buio.
Troppo buio per immaginar sentieri più vasti di quegli stretti incunaboli che stiamo abitando.
La vita è un igloo.
L'esistenza è un'attico che non abiteremo mai completamente.
I seminterrati son la nostra misura.
Confusi e dismessi rappresentano l'ordine che non avremo mai ma che vagheggeremo sempre.
Ultimo baluardo di un'identità perduta.
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