domenica 6 marzo 2016

La sete inestinguibile di una Vecchia Signora

Inesauribile la Juventus. Gioca a domino con vecchi e nuovi, riserve e titolari ma non sbaglia un colpo comunque. Barzagli e Lemina a tenere la fune tra i giorni neri d’infortuni e difficoltà chiare d’inserimento in cui il desiderio di rivincita cozzava contro un ingranaggio duro al presente e un fiume di rimpianti verso un passato prodigo di liete memorie.
Bello ad un passo di un nuovo trionfo irraggiarlo d’inedite comete a illuminar un dato di fatto: la Juventus non è un concetto monotematico e subalterno. E’ invece un impianto non sempre scorrevole certo, ma comunque efficace di calcestruzzo abnegazione e fatica.
Quella di chi ci è sempre stato (Barzagli) e chi s’affaccia grintoso ai perigli del calcio che conta(Lemina). Un impasto ottimo e abbondante, niente da dire.
Anche così s’alimenta  un amore che scorre inesauribile. Inestinguibile come la sete di una Vecchia Signora immarcescibile al tempo. A cui i record fanno solo bene.

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