domenica 6 gennaio 2013

Ogni maledetta domenica

Befana amara per la Juventus piena zeppa di carbone e qualche cerotto di troppo sul groppone. Pessimo quello importato da Bergamo (Peluso), colpito e affondato dal ciclone Icardi bravissimo a farsi largo nel lazzaretto della difesa juventina che senza il suo custode (Chiellini) è una porta cigolante e malandata da cui vengono troppi spifferi. Buoni per microbi e malattie non certo per punti e vittorie.
Quella che poteva anche arridere alla compagine bianconera se Vucinic non sbatteva sulla traversa e Matri sveniva in area. Quell'area dove s'è azzoppato Marchisio che intanto da bravo partigiano ligio alla propria causa, aveva pescato un rigore prontamente trasformato da Giovinco contribuendo ad allungare la lista dei piccoli già grandi (Di Natale, Sau,Bojan ) andati a bersaglio questa domenica.
Ma un finesettimana non fa un mese e tantomeno un'anno. Solo un tempo. Un tempo pieno di emigrati desiderosi di prendersi il proprio spazio. E' chissenefrega del blasone, gli scudetti e i top player. Natale e passato, gli alberi son già in soffitta, e i Re Magi non hanno più nulla da seguire e incensare e magari stanno facendo l'autostop su qualche autostrada sparsa nel mondo aspettando la prossima cometa.
Proprio come noi tifosi ogni maledetta domenica Pollicini nomadi e affamati di un pane davvero  troppo buono per accontentarsi solo delle molliche .

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