Avvolto in un giaciglio di bossoli
e cemento
Il primo giorno dell’anno svela
cortine ancora vergini
Dai zampilli di una viziosa ebbrezza
Il riverbero del mattino
tenuto a bada dallo stornello del gallo
Fora il fastello delle
angosce notturne e l’arde al calor del cuore
Sorpreso dalle gaiezze di un
infante al primo vagito
Benevolo nei confronti di un inevitabile
abisso
Il nibbio scruta diligente le nebbie del passato, insanguinato ma invitto!!!!
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