sabato 13 novembre 2010

Uno per tutti


Avevo ancora in bocca il sapore agrodolce dello Spuntì al salmone quando l’sms mi avvertiva se volevo andare a casa sua a vedere un film.
Ottimo, pensai.
E invece immaginate la mia faccia nel trovarmi di fronte due sorelle – così uguali ma così diverse – in vestaglia da notte : una fucilata a ventotto anni di sogni erotici e fantasie sessuali stravaganti.
Un ragazzetto di vent’anni che si vantava delle sue uscite serali e una vicina di casa che sogna la notte di intervistare Mick Jagger, completavano il quadro di questa bella serata che si sarebbe rivelata illuminante per due motivi:
- Ho quasi imparato a giocare a “Uno”;
- Cosenza è ,nel suo piccolo, piena di locali.
Ma è stato solo vedendo la mia immagine riflessa nel tavolo che ho scoperto di essere felice con loro e che , è vero, sono un burbero, un cinico, un bastardo, un grezzo, un diverso, un asociale,un vecchio pezzo di carne maciullata: insomma tutto ciò che non coincide col bello.
Ma non me lo merito di stare da solo.

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