mercoledì 7 marzo 2012

Le illusioni son come i sogni: aiutano a vivere bene e a coricarsi meglio


Oggi, mentre attendevo l'autobus ho visto un manipolo di ragazze grasse e brufolose brutalizzare una pianta di mimose.
Tutto nell'indifferenza generale.
Ho pensato a molte cose mentre assistevo a quella squallida scena.
La realtà che viviamo è solo un'ornamento.
Coloro che la abitano un'ostacolo. Soverchiato da un'abominevole onda di violenza che spazza via qualsiasi anelito paritario.
Se è legittimo invocare la parità tra i sessi, non è giusto violentare un'albero per portarsi a casa un puzzolente e ridondante feticcio che oltre a infestare per giorni le case di tutti, non è altro che la maleodorante conferma della subalternità della donna all'uomo.

D'altra parte, se esistono ragazze capaci di tali scemenze, non mi meraviglio poi ci siano casalinghe disperate e zitelle adirate e in protesta per una farfallina generosamente concessa da una scaltra bellona argentina.

Quest'ultima ha capito uno dei segreti fondamentali dell'esistenza: la bellezza di una donna (come quella di una farfalla), è breve e finchè c'è è cosa buona e giusta viverla e mostrarla. Poco importa se tatuata o disegnata.
Le illusioni son come i sogni: aiutano a vivere bene e a coricarsi meglio.
Le altre, brutte, irose e struccate dovranno accontentarsi di un modesto retino.
Sempre che lo sappiano usare.
In fondo, chi fa scempio dell'esistenza di una pianta non merita una vita.
Nemmeno quella di una farfalla.

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