Stiracchiarsi
nel sopore pomeridiano
respirando lungo
nel limbo annebbiato
del tempo
strizzando l'occhio
all'istinto
intrappolato
nelle correnti ascensionali
del momento,
delicato filo D'Arianna
di un'anima smarrita
nel labirinto
egocentrico
dell'umano.
Pur cosi'
ci si libera
dalle assurde
catene del cuore.
Ma quant'e' dolce
la tagliola del sentimento.
Quasi un feto stretto
nello sforzo della prima luce
quando nel novello vagito
risiede tutto l'orrore
di uno strappo
alieno
da qualsiasi rammendo.
Cosi 'autentico e puro
che ancora lo ricordo .
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