e il suo scuro bagliore si riverbera
nel malinconico sole d'autunno
assimilando ognuno
all'aria pietrosa e sulfurea di
Lampedusa
Scorrono le immagini
e non ho piu' dubbi:
siamo quello che cerchiamo
privi d'affrettate fughe
dissolte in un sangue ingiusto
sepolto da inutili parole
troppo tardi
cadute
su vaghi sogni
di remota liberta'
accese
da minime stagioni
di riflesse speranze.
L'esistenza ha in se '
il segreto della felicita'.
In una stolta notte
un univoco tarlo
di sanguinose rotte
l'ha smarrito
confermando
l'assurdita'
d'assenze conosciute
cui nessuna norma
ha posto riparo.
Le chiacchiere
le porta via il vento.
Resta solo l'amara salsedine
e i cocci rotti
di vite spezzate
di cui nessuno,
purtroppo si curera'
se non per il tempo di
un rullo
compresso
nello sbadiglio di un istante
presto sommerso
da una tassativa
pubblicita'.
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