venerdì 28 gennaio 2011

Una botta di culo


Il mondo sta andando a rotoli.
Lo urla il popolo, lo mostrano alcune tv, lo gracchia la radio, lo bisbigliano i giornali, lo mormorano persino i ricconi d'alto bordo che nulla avrebbero da lamentarsi di questo Paese delle Meraviglie chiamato Italia avvolto in questo benessere di carta velina che non soddisfa nessuno.
Ci vorrebbe una botta di culo. Una di quelle potenti però.
Peccato che quello di chi comanda sia flaccido (così dice l'igienista dentale Nicole Minetti in una delle recenti intercettazioni) e i lifting costino cari.
Eppoi di certi avventurieri pezzi di merda potremmo anche fare a meno se volessimo.
Ognuno di noi potrebbe compensare con il ritmo, l'impegno e il sacrificio ma quando scopri che per quanto ti impegni gli altri arrivano sempre prima di te come proiettili sparati da chissà quale mente diabolica neanche cento litri di Chinotto possono restituirti un rapporto equilibrato con la realtà.
Non resta quindi che rivolgere lo sguardo al dizionario e ripassare con cura il significato di alcuni lemmmi(lealtà, onestà, giustizia) di cui noi occidentali abbiamo perso cognizione e sperare che prima o poi arrivi.
Cosa?
Una botta di culo. Ce ne vorrebbero per tutti. Personalizzate.
Ce ne vorrebbe una pure per me.
Una di quelle potenti però. Che mi faccia schizzare nelle prime file e mi rimetta in pace con la vita. Una di quelle che mi faccia arrivare all'incrocio dei pali dell'esistenza e mi faccia scorgere la silhouette di un raggio di sole così forte da coprire in un attimo le nuvole che ogni giorno s'addensano nere sulla mia testa.
Oggi non è stato quel giorno.
Uscito di casa sono stato accolto da un'acquazzone infernale e ad un incrocio stradale un tale pieno di gel per poco non mi investiva.
Tutto per colpa di questa vita piena di Ritmo.
A me, oggi a pensarci bene, sarebbe bastata una Abarth 112.
Ma certi sogni nascono e muoiono all'alba. E' qui siamo già al tramonto.

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