A Recöaro, a Lévico,
In voluttà fastose
Smorzan la febbre isterica
De’ Semidei le spose;
E mentre ai balli sciupano
Le fibre e il lusso infame,
Geme dai folti strascichi
Del popolo la fame.
Antonio Ghislanzoni
Cade veramente , come si suol dire nel dolce stil novo, a fagiuolo!!!!!!
RispondiEliminaBrava Nella!!!!!!!!!
RispondiEliminaMi fa veramente tu abbia colto l'ironia presente in questo esemplare epigramma!!!!!!!
Perchè le facce cambiano ma certe brutte abitudini restano... purtroppo...