45.
Un numero che sommato fa un nove che conta e canta benissimo.
Lo
ha fatto due volte Mario Balotelli con una irruenza da Miles Gloriosus che
piace e conquista tutti anche gli esterofili più convinti i quali per una domenica
sono stati zittiti dagli acuti di ragazzi italiani di nome e di fatto.
A cominciare da un Matri ritrovato. Nella settimana che poteva sancire il suo addiio alla casacca bianconera il buon Alessandro si è riscoperto Grande rispedendo al mittente le critiche di chi, lo considerava bollito e pronto per la padella dorata della tv.
A cominciare da un Matri ritrovato. Nella settimana che poteva sancire il suo addiio alla casacca bianconera il buon Alessandro si è riscoperto Grande rispedendo al mittente le critiche di chi, lo considerava bollito e pronto per la padella dorata della tv.
Così
come Marco Borriello il quale dopo la cavalla argentina e la bagnacauda
piemontese ha scoperto che è il pesto alla genovese a dilettarlo di più e con un gol
bellissimo attenua le ambizioni di una Lazio cui non basta la vena realizzativa
di un Floccari in grande spolvero e nel contempo rinsalda la voglia di scudetto di una
Juventus che a dispetto dell’orientale Anelka ritrova il suo cannoniere
principe e cadenze dimenticate tenendo a
distanza un Napoli ormai autonomo e consapevole di sé capace di andare a bersaglio
anche senza il suo centravanti.
L’importanza
del quale è stata ribadita da Gilardino e Toni due bomber antichi ma sempre attuali
quando si tratta di schiaffarla dentro.
Un’attitudine
che sembra aver perso l’Inter che pure ha Milito e quando non c’è di certo non
può puntare sul vecchio Rocchi. Numero 18 per l’attaccante veneto. Toh. Un
altro nove mascherato. Un'altro indizio che fa una prova. L'Italia ha bisogno di se stessa per riemergere dalle secche in cui è sprofondata Si chiamino Berlusconi o Bersani è una coincidenza equivoca se non dannosa. Balotelli e il suo ostentato menefreghismo non mi piacciono ma dicono più di quello che lui riesce a dire. Ed è di questo racconto che l'Italia ha bisogno. Solo i limiti possono disegnare le nostre prospettive. Con urgenza è voluttà. Una prepotenza che scaccia qualsiasi dubbio sulla
legittimità d’alcune tendenze oscurantiste nei confronti del nostro campionato e della nostra società. Un 45 che ne son sicuro, durerà più di un tempo di una
partita e metterà a soqquadro tutto il campionato.
Senza
maschere ne burle.
Quelle
lasciamole a Plauto o a Moggi al massimo.
D’altri
parassiti, il calcio, non ne ha bisogno.
Vai avanti Grifone...dai Boriello...salvateci , vi prego!
RispondiEliminaBallardini è un bravo tecnico.
RispondiEliminaUn forte abbraccio!!!!!!!! e grazie per leggermi sempre....