lunedì 27 dicembre 2010

Napul'è...

Aveva ragione Pino Daniele a dire che Napoli è una carta sporca.
La spazzatura riempie le strade e l'odore nauseabondo ti penetra nei polmoni, fin dentro gli alveoli ma viene subito smorzato dal profumo delle sfogliatelle calde, delle pizze e delle pastiere che ogni bar, ogni pizzeria, espone sapientemente con un gioco di voci e colori.
Bisogna viverla Napoli, girarla fra la sua gente, tra i suoi vicoli senza sole e carichi di musica neomelodica.
Bisogna soffermarsi ad ogni piazza, ogni monumento, ogni panorama,ogni cimitero,per capire la vera anima di questa città che si sveglia la mattina alle sette tra le urla dei fruttiverndoli e si addormenta a notte fonda tra l'odore forte del baccalà - piatto per eccellenza del Natale - e i rumore degli scooter che ti sfrecciano sui marciapiedi.
Perdonatela se non riuscite a sentire la presenza di Totò,Eduardo De Filippo, Massimo Troisi,Salvatore Di Giacomo, Alessandro Scarlatti e Giovanni Battista Pergolesi; al massimo vedrete ragazzine succinte e in carne cantare le prodezze di Mario Merola e Gigi D'Alessio.
A Napoli succede ( anche ) questo.

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