Oggi voglio ricordare.
Non mi bastano le lacrimucce infardate di Rita Dalla Chiesa.
Non mi basta la fredda consolazione di mani sudate e plaudenti.
Non mi basta la commozione artificiale di chi non sa, non ricorda ,di chi manco se ne frega.
Non mi basta la glaciale complicità di una telecamera che squadra corpi ma non cattura il cuore straziato di chi si rammarica che un sacrifico umano sia ridotto ad un monumento - latrina per piccioni cagoni e indifferenti.
Quasi come la gente. Quasi come quelli che ieri lo ostacolavano e oggi lo celebrano.
Consoliamoci però. Ci sono cadaveri che parlano più dei vivi e camminano con noi anche se non lo sappiamo cantando una nenia dolce, tenera ed imponente che ci fa piangere ed inginocchiare di fronte ad un esempio chiaro lucente anche se caduco e impolverato dagli anni e dagli escrementi il suo esempio tornerà sempre e in quel momento vivrà.
Per noi e per tutti quelli che credono nell'onore, nella verità, e nella giustizia.
Giovanni Falcone ci mancherà sempre.Nei suoi 53 anni di vita ci ha insegnato tanto, la vita, l'amore per essa e la lunga strada che bisogna fare per diventare uomini.
Il suo esempio sarà come il vento: non lo vedremo mai ma lo percepiremo sempre. Dappertutto. Tranne che in televisione.
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