lunedì 30 maggio 2011

Una verga di 30 cm

Mi avevano detto che era un tipo strano, diverso dagli altri; doveva consegnarmi delle poesie che aveva scritto per un incontro all’università. Mi siedo al tavolino di un bar e lo aspetto, fa caldo, comincio a sudare come un negro che spacca le pietre nei penitenziari americani. Lo vedo arrivare, è strano davvero il tipo:  basso, capelli ricci e un naso lungo, enorme, pieno di brufoli. Mi avvicino per porgergli la mano ma quello comincia a girarmi intorno come un ossesso, una trottola umana psichedelica.
«Amico vuoi stare tranquillo?» gli dico cercando di prenderlo per il braccio.
«E' tutto inutile, la gente ha paura di me!» mi risponde con una vocina sottile, sembrava gli avessero infilato nel culo un tubo pieno di elio. Continuava a girarmi intorno come un pazzo, lo prendo e lo sbatto sulla sedia.
«Non me lo merito, non me lo merito!» gridava.
«Mi spieghi che cosa ti è successo? Cristo santo!» ero arrabbiato con lui, mi stava facendo solo perdere tempo.
«Non mi capiscono, le persone non mi accettano per come sono e io soffro.»
«Leggimi una tua poesia» gli chiedo, cercando di farlo calmare.
Comincia a rovistare tra le sue scartoffie e alla fine, da un foglio giallognolo e stropicciato prese a leggere con voce grave:
                                               
 O luna!!!!!!!!!!!!!!!!
Illluminami tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ho evitato mille saette per salire su questa montagna superando ogni disperazione e accrescendo la fame di quest'anima che ora aspetta neve...

« Ti è piaciuta?» mi domanda tutto orgoglioso.
«Cazzo, no!»
«Ma lì dentro c’è tutta la mia disperazione»
«E vaffanculo alla disperazione. Leopardi è morto e quelli che imitano Baudelaire sono patetici.»
«Cosa dovrei fare allora? So fare solo questo.»
Cos’altro poteva fare un tipo come lui, brutto e con un naso che bucava lo schermo del PC? Forse tra le gambe si ritrovava una verga di trenta cm che rendeva felici molte donne. Magari aveva un animo sensibile ma questo non lo saprò mai. Era brutto e le persone si fermano all’apparenza, quello del sileno è solo un mito fermo alla carta stampata. Ordinai due succhi di frutta alla pera per farlo riprendere dal dispiacere.
«E comunque stasera penso di uccidermi.» mi dice.
«Dammi prima il tuo indirizzo così ti mando i fiori.»
Non mi rispose e scappò via senza salutarmi perché il suo autobus stava partendo; rimasi ancora un po’ al bar a bere succhi di frutta alla pera. Aveva dimenticato il foglio con la sua poesia, la lessi con più attenzione. Era orrenda.

2 commenti:

  1. ...posso dì una cosa zozzona??? Vabbè la dico. Meglio una verga da 25 cm (trenta mi sembra eccessivo) e acerrime poesiole, che magnifiche odi e un bazuketto da 10 cm. Non parliamo, però, del saperlo utilizzare...che quella è un'altra storia! (Certo che, però, i brufoli over-30...) Bentrovato!

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  2. grazie mille per il commento e continua a seguirci.
    P.S. mi astengo dallo scegliere tra il bazuketto e la verga....

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