domenica 15 maggio 2011

Dopo giovedì


Non sono un fan di Paolo Bonolis. Nè un adepto di chissà quale strampalata filosofia orientale. Per cui non prendetemi per pazzo se oggi vi chiedo qual'è il vostro senso della vita.
Guardandomi attorno non posso non pensare che per la maggior parte di voi il tutto stia nell'imitazione del nulla.
Ma può l'uomo corteggiare il vuoto, abituarsi all'assenza, confondersi col nulla?
Dopo giovedì non ne sono più così convinto.
Vi sono giovani infatti, che credono ancora nell'importanza della parola, quella parola che nutre e crea legami, quella parola che unisce più solitudini, quella parola che lacera e sutura mille ferite, quella parola chiara e furtiva sussurrata dolcemente nella notte prima di piombare nell'abisso di qualcosa d'assurdo e incocepibile che esiste e nonostante tutto non può non esistere,altrimenti non esisterebbe nemmeno la poesia.
Dopo giovedì non ne sono più così convinto.
Apollo c'è e lirereggia ancora in mezzo a noi.
E non c'è euro che possa mettere in dubbio questa cosa.
Per fortuna.

2 commenti:

  1. Un pezzo toccante e decisamente veritiero, quasi un inno alla vita e alla bellezza delle emozioni. Anche se credo che nell' animo dell'uomo per vivere a pieno vi debba esser euna giusta mescolanza tra spirito apolineo e dionisiaco, tra ragione, bellezza e istinto. L' uomo deve sapere sognare e coltivarli i suoi sogni ma, anche vivere nel mondo e imparare a lottare e a tirar fuori gli artigli se serve, considerando sempre che la vita è la cosa più bella che abbiamo... tutto il resto va e viene, tutto il resto è conseguenza di essa.

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  2. Salomonico Scarface...!
    Mi piace però!
    Continua a seguirci!!!!!!

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