martedì 17 febbraio 2015

L'Oriana di Vittoria Puccini:una carnevalata che la TV pubblica si poteva risparmiare



 Giacomo Puccini il  compositore, a quanto ne so,  non diceva bugie. Vittoria, l'attrice (o presunta tale), sì  con una Oriana Fallaci dalle tinte troppo  tenui per incarnare la maschera di un’epoca, la  miccia di un’indignazione, la ragione di una rivalsa.  Cavalcata senza convinzione da una Puccini ancora troppo legata a quell’Elisa di Rivombrosa che tanto successo un tempo, le arrise e ancora tignosa e impertinente  spunta a schermare una carriera difficile da sdoganare da quel fiabesco scenario.

Quello poi proposto anche in quest’occasione, è sempre il solito,
fatto più di sfondi che non reali approfondimenti, resta appeso a una volontà certo apprezzabile nelle propensioni non nei risultati molto simili alle tante carnevalate imperanti in questi giorni di scherzi e bubbole.

Peccato questa, sia andata in onda per davvero però  e l’Oriana , quella vera,  resti  aspra matrona nel cielo indefinito della nostra memoria.

E da quell’infinita terrazza di cicche e omissioni, ci schernisca - altra frustata in questa notte fredda.

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