mercoledì 20 aprile 2011

P.C.P.


Siete stanchi, avete dormito poco la notte, e sognate come un miraggio nel deserto quelle due ore pomeridiane nel vostro sgabuzzino.
A completare l'idilliaco arazzo qualcosa da scrivere, tanto da leggere, la mail da controllare, osservare la nebbiolina che dolce, si deposita sul vetro della finestra che dopo settimane di reclami vi hanno finalmente aggiustato.
Tutto è finalmente a posto e per la prima volta nella vostra vita vi sentite eccitati e pieni di voglia d'avventura come un personaggio di un romanzo di Joseph Conrad.
Avete fatto i bagagli, chiuso il gas, siete pronti a partire quando all’improvviso sulla nave dei vostri sogni incontrate lui: PCP.
Non vi vedete da anni, e ha tante cose da raccontarvi dice.
Non si limita a dirlo però: fa sul serio. Roba che se Berlusconi lo vedesse arrossirebbe di brutto. Comincia a parlare dall’uscio di casa e smette solo all’alba del giorno dopo.
La bellezza di questo fenomeno paraprovinciale, consiste negli argomenti utilizzati dal soggetto per intavolare un confronto con voi: i più strambi e meno interessanti dello scibile umano e come se tutto ciò non bastasse non vi ascolta: quando provate una timida reazione, vi guarda torvo, sorpreso voi osiate interrompere la sua orazione e vi fissa iroso in attesa di poter ripartire. Ogni vostro segnale è ignorato.
Accennate al caso di cronaca del mese, borbottate del disco della settimana, vi ripassate mentalmente l’oroscopo giornaliero ma niente da fare: PCP fila dritto come Zambrotta ai bei tempi verso le vostre parti basse con un solo deciso intento: rompervele.
A un certo punto una magnifica idea v’illumina il viso: pensate di simulare un attacco di cacarella. Poi rinunciate: vi segurebbe anche in bagno.
Chi è PCP? Non è un superstite dei CCCP alle prese con una nuova band. Né il fondatore di un nuovo partito politico E’ il Pirla Che Parla. È l’uomo (o la donna), che nessuno al mondo vorrebbe come amico (amica). E’ il /la Messì della comunicazione interpersonale: quando parte non lo /la ferma nessuno. È una piaga della società ma non lo sa: crede che nessuno lo/la consideri abbastanza (quando tutti lo /la vorrebbero sedare rapidamente).
Il Pirla Che Parla usa chi gli capita a tiro, come un giocatore di pelota basca adopera il muro durante una partita: basta che la palla torni indietro.
V’infastidisce per strada, v’irrita durante una riunione, ha sempre qualcosa da chiarire con voi che voi non abbiate già abbondantemente discusso con gli altri. E’ capace di insediarsi a tempo indeterminato a casa vostra sodomizzandovi sadicamente con il suo vaniloquio impedendovi ogni via d’uscita. Se Felipe Melo pressava così, la Juventus quest’anno avrebbe vinto lo scudetto.
Quando vi vede il Pirla Che Parla diventa un fuoco d’artificio e voi vi spegnete completamente e cominciate una partita a tresette con l’omino del cervello personale che è di sicuro più simpatico del Pirla Che Parla che intanto parla, parla, parla,e non la smette più.
I mesi più caldi sono quelli in cui questa singolare specie umana raggiunge il suo massimo splendore: può attaccarsi alle calcagna di chiunque, e succhiarne con le sue mirabolanti storie ogni energia vitale. Questo non significa che i Pirla Che Parlano nel resto dell’anno vadano in letargo. Giammai. C’è sempre, infatti, qualcosa che loro vogliono raccontarvi e voi non volete sentire.
Sento che ognuno di voi almeno una volta nella vita ha incontrato un/una tipo/ tipa del genere. Sento che adesso morite dalla voglia di stampare questa pagina e recapitarla in posta prioritaria al vostro loquace aguzzino. Sento che morite dalla voglia di farlo ma non ne avete il coraggio, timorosi di una sua verbosa replica. Vi dico: fatelo. Fatelo comunque. Perché quel giorno avete biascicato solo qualche sillaba di vile resa; avreste dovuto ribellarvi invece. Lo farete adesso.
Perché chi blatera al cubo, avvelena tutti voi. Ditegli di smettere (se non potete rifugiarvi in uno sgabuzzino).

3 commenti:

  1. lucida, sagace spietata e realistica descrizione complimenti vivissimi, hai centrato in pieno il personaggio che intendevi descrivere, cogliendone le peculiarità e gli elementi distruttivi, purtroppo ne conosco anche io di pirla che parlano E NE condivido a pieno la descrizione d ate fatta!

    Vincy Scarface

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  2. Grande pezzo Raffaello anche io penso di avere incontrato un personaggio simile eti assicuro che è davvero devastante

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